Uno sfogo, necessario, dopo tante incomprensioni. Alvato Morata ha voluto raccontare il suo anno difficile, in un’intervista concessa a Marca. “A inizio stagione andava tutto benissimo. I tifosi mi amavano, ero già andato in rete in diverse occasioni, ad esempio contro l’Atletico Madrid. Poi c’è stato l’infortunio che è stato davvero un calvario” ha detto l’attaccante che poi ha approfondito le difficoltà legate alla salute fisica: “Non riuscivo proprio a muovermi, la schiena mi stava torturando; solo i medici, la mia famiglia e il mio manager sapevano cosa stessi passando, è stato un inferno. Mi facevo fare delle iniezioni per cercare di ridurre il dolore perché era davvero insopportabile”.
Ad ogni modo la stagione non è ancora finita: “Quando adesso la gente mi vede e non mi riserva belle parole, mi dispiace, perché loro non sanno cosa ho passato. Ma siamo ancora in corsa per vincere la FA Cup, un trofeo molto considerato qui, quindi c’è la possibilità di chiudere la stagione in modo positivo”.
L’incontro tra Real Madrid e Juventus, che nel suo passato bianconero ha deciso con una doppietta al Bernebeu, è stata una sfida molto sentita per Morata, cresciuto e lanciato dai madrileni. “In quel caso i miei sentimenti erano contrastanti, ovviamente tengo ad entrambe le squadre e non sapevo per chi fare il tifo. Il rigore? Ho parlato con Lucas Vazquez e mi ha detto che c’era, è un mio amico e mi fido di lui”.