Tensione e delusione. Poi gli occhi lucidi e lo sguardo perso nel vuoto. Finisce così l’Europeo di Evra e Pogba, gli unici due “italiani” rimasti all’Europeo (insieme a Digne, mai entrato). C’è però chi in Serie A non c’è mai stato ma ci giocherà. Prima che iniziasse il suo Europeo infatti, è stato ufficializzato il passaggio di Bruno Alves al Cagliari. Un campione d’Europa per Rastelli, il primo in rossoblù dopo Gigi Riva nel 1968.
Portogallo-Francia 1-0 dts (Eder) – L’unico campione in Serie A ce lo regala il Cagliari quindi. Neanche il tempo di iniziare l’Europeo che Bruno Alves e già era passato in rossoblù. Con Santos parte leggermente dietro i titolari, ma quando sostituisce Pepe nella semifinale contro il Galles sbaglia poco e niente. Cagliari-Juve? 1-0. Già, testa bassa per Evra e Pogba. A casa con l’amaro in bocca. Ha giocato un Europeo tra alti (pochi) e bassi Paul. Deschamps l’ha piazzato davanti la difesa levandolo solo un tempo contro l’Albania. Qualche passo indietro rispetto a quando gioca nella Juve: non attacca, difende e gestisce palla. Sale di più nei supplementari, ma quel gol di Eder spezza le gambe a lui e a tutta la Francia. Qualche metro più a sinistra ecco Evra: sale e scende, scende e sale. Quella fascia è la sua. Non si tocca. Ed è suo pure il cross per il palo di Gignac che fa strozzare l’urlo in gola a tutto lo Stade de France a 2’ dalla fine dei regolamentari. Si butta in avanti dopo il gol del Portogallo, ma niente. Tanto rammarico e qualche rimpianto a fine partita. Ora si volta pagina. Via la maglia Bleus, torna quella bianconera. Si riparte per Torino, testa alla Juventus. C’è una nuova stagione che inizia. E il Cagliari aspetta il suo campione.
A cura di Francesco Guerrieri