Quando si parla di Crotone, oramai, non fa più specie che ci sia un record da collegare. Nell’anno della storica promozione in Serie A, infatti, si registra una storia che ha davvero dell’incredibile. Una storia che ha un nome, anzi due: Giuseppe Giovanni. Non sono due persone, ma una, che porta il nome di suo nonno (Giovanni) e del suo bisnonno(Giuseppe). Ma la vera particolarità è che la persona in questione è un bambino di quasi tre anni - li compirà ad agosto - che nel suo ridottissimo vocabolario ha imparato una parola di 4 lettere che a Crotone è una sorta di garanzia di felicità: Ante.
Proprio così, il nome dell’attaccante croato che con i suoi 16 gol fin qui ha trascinato la squadra di Juric alla promozione in Serie A, è una delle pochissime parole che Giuseppe Giovanni ha già imparato a pronunciare. E come se non bastasse, in occasione della partita intera del Crotone contro il Lanciano, il bimbo l’ha ripetuta per tre volte al microfono dello speaker dello stadio Ezio Scida.
Stupore generale? No, tutt’altro: il resto dello stadio - sulle prime forse un po’ incuriosito dal timbro così giovanile - ha risposto subito con il classico nome “Budimir”, come se a pronunciare quella parole fosse stato lo speaker di sempre. E così il video del piccolo Giuseppe Giovanni ha iniziato a fare il giro del web anche perché la sua è una presenza fissa all’interno della postazione dello speaker storico del Crotone, Giovanni, che da buon nonno tifoso porta da sempre il nipotino con sé allo stadio. A furia di vedere il nonno alle prese con il microfono, allora, gli è venuta voglia e approfittando di un momento di distrazione del “titolare” si è sostituito per invocare il nome dell’attaccante che gli piace tanto(come piace a tutti i tifosi crotonesi).
Anche questa è magia, anche questa è passione, che non ha età. Un altro piccolo(in tutti i sensi) record per questo Crotone destinato sempre più a restare nella storia del calcio italiano.
