Non è scaramanzia e non sono frasi di circostanza. Giovanni Stroppa si presenta davanti microfoni e taccuini per una delle conferenza stampa più brevi dell’intera stagione. Pochi concetti, ridondanti. Prudenza, concentrazione, determinazione. Tiene tutti sulla corda, per lui i record, i numeri, la cabala, il calendario o la radiolina per capire come andranno le cose in Matera-Lecce, è tutto contorno. Lontano, distante da una realtà che lui per primo, e si vede lontano un miglio, vorrebbe abbracciare il prima possibile. “Siamo consapevoli dei sacrifici sostenuti per arrivare sino a questo punto”. E’ il mantra, lo spunto più significativo di un confronto con la stampa molto conciso.
Fuori dai cancelli dello Zaccheria è un viavai di ragazzini e di smartphone. Foto con i protagonisti che vivono una vigilia delicatissima, entusiasmo ed attesa che Foggia sta gestendo con molta più sobrietà, rispetto alle altre volte. Nello stato d’animo, ma non nei numeri. Biglietti polverizzati in pochissime ore sui marciapiedi delle rivendite e sulle tastiere dei pc, capienza dello stadio aumentata. Domani ci sarà il consueto pienone, anche perché, nei giorni di Pasqua, in molti, da ogni parte d’Italia, tornano a popolare i luoghi d’origine.
Oggi, e solo oggi, qualcuno, in qualche angolo della città, ha sistemato festoni. Spunta pure qualche bandiera ai balconi. Qualcuno chiede notizie della partita di Fondi, il prossimo impegno. Orari, voci di anticipo poi confermate (si giocherà alle 14.30) per garantire la contemporaneità col Lecce. Come se poi nessuno sapesse che in realtà, un match-point, il Foggia ce l’ha già domani.
“Sono stato spesso sui gradoni delle curve dello Zaccheria, sono emozionato e so che troveremo un ambiente carico di entusiasmo. I miei, però, sono consapevoli che questa è una buona occasione per tutti. Vogliamo onorare la maglia della Reggina e provare a rovinare la festa al Foggia”.
A cura di Antonio Di Donna
Foto a cura di Rebecca Zichella