L’imprevedibilità della finale di Tim Cup Primavera. Che sorpresa, Entella – Roma: la rivelazione contro l’habitué. Ma attenzione: nessun epilogo già scritto. Perché il club ligure coi giovani ha dimostrato di saperci fare: quando a far la differenza sono le idee e non il blasone. Ed un ambiente perfetto per crescere. 4-3-1-2 il modulo capace di esprimere tutto il talento a disposizione di Gianpaolo Castorina. E fidatevi, è tanto: Cleur, Havlena, Di Paola, Alluci, Zaniolo, Mota, Puntoriere, giusto per citarne qualcuno. Tutti volenterosi di stupire, sognando la prima squadra. Andiamo a scoprire insieme la rivelazione di questa Tim Cup grazie alle parole di chi la segue quotidianamente, in esclusiva per Gianlucadimarzio.com.
Colmata a mare, il quartier generale delle giovanili biancocelesti. A Chiavari l’estate sembra essere già arrivata. Un torello prima di iniziare l’allenamento; mentre i dirigenti si confrontano a bordocampo. La coesione del gruppo si percepisce immediatamente. Ed i risultati ottenuti sembrano dar loro ragione. Parola di chi ha scoperto gran parte di questi talenti, Daniele Rosso, il resposabile scouting biancoceleste. “Il nostro segreto è avere tanta curiosità”, svelata l’arma vincente. Giovanissimo Rosso, Classe ’86. Ex giocatore dell’Entella. Scarpini appesi al chiodo precocemente a causa di un infortunio e la decisione di dedicarsi alla ricerca di nuovi talenti. “Cerchiamo di non tralasciare nulla, abbiamo 7/8 osservatori in tutta Italia con un programma settimanale”. L’estero invece è un compito esclusivamente suo: “Faccio almeno 2 viaggi al mese grazie alle segnalazioni o dopo aver visionato alcuni video”. Questione di colpi di fulmine. “Alcuni giocatori sono stati presi anche solo dopo un’ora di allenamento!”. Con la concreta possibilità di “arrivare a giocare ‘tra i grandi’”. La vittoria in finale sarebbe il riconoscimento perfetto per il grande lavoro svolto finora: “Abbiamo tutte le carte in regola per farlo”.
“Se vinco la coppa offro da bere a tutti!”, a lanciare la scommessa con lo sguardo carico di fiducia è uno dei migliori talenti di quest’Entella, Francesco Puntoriere. Lui che la Roma l’ha già giustiziata con un gol nel match d’andata di campionato. “Dopo la prima partita contro la Fiorentina in semifinale abbiamo capito di potercela fare: abbiamo i mezzi e l’abbiamo dimostrato vincendo già contro la Roma ad inizio stagione”. Merito di un gruppo “unito e scherzoso, che trascorre molto tempo insieme anche fuori dal campo”. Gol e scherzi: “Continuare a mettere lo shampoo in testa a chi è sotto la doccia è un classico!”. E magari qualche serata in discoteca al ‘Sol Levante’ al sabato dopo la partita. Quando è il gruppo a fare la differenza. Soprattutto per coloro che vivono a Chiavari in convitto: “Ci piace fare passeggiate insieme e parlare delle partite ma soprattutto… quante sfide alla play!”. Senza dimenticare l’aspetto scolastico, ritenuto fondamentale dal presidente Gozzi in primis. Una grande famiglia accolta dall’Hotel Zia Piera, dove i ragazzi della Primavera fuori sede trascorrono la propria quotidianità. Una vera e propria seconda casa tappezzata di cimeli biancocelesti: una specie di Mondo Entella.
“Per i ragazzi sarà un’emozione unica in uno stadio importante, dove potranno addirittura scendere in campo con il nome sulle maglie”, dal tono di voce di Gianpaolo Castorina, allenatore di questa Primavera, si percepisce tutto l’entusiasmo di chi non vede l’ora di scendere in campo al fianco dei propri giocatori. “Se me l’avessero detto ad inizio stagione avrei risposto che era un sogno, ma ce lo siamo costruiti giorno dopo giorno senza perdere né fame né umiltà”. La coesione, dicevamo. “Un gruppo bello come il sole dove non esistono titolari o panchinari: conosciamo la difficoltà della partita ma siamo pronti a dare tutto”.
Tempo di iniziare l’allenamento: l’appuntamento allora giovedì al ‘Comunale’ di Chiavari è davvero troppo importante. E la possibilità di pregustare per la prima volta un’atmosfera da Serie A per l’Entella è di quelle da non perdere. Giocandosi con tutte le proprie armi questa finale imprevedibile pronta a trasformarsi inimmaginabile.