Veni, vidi, vici. Senza muovere un dito, prima ancora di scendere in campo con la nuova maglia. Pochi allenamenti e un’altra promozione, identica a quella conquistata con il Lecce tre mesi fa.
Simone Ciancio, terzino, 31 anni e una storia più unica che rara nel mondo del pallone. Trasferitosi al Catania in questa sessione di mercato, l’ex esterno del Lecce era pronto ad un nuovo campionato da protagonista. Ancora all’assalto del girone più meridionale della Serie C, un altro cammino da iniziare per risalire in B. Neanche il tempo di fare il primo passo e la promozione, almeno in via ufficiosa, è già arrivata.
La mancata conferma da parte di Liverani, infatti, aveva convinto Ciancio nelle scorse settimane a intraprendere una nuova avventura lontano da Lecce, sposando l’ambizioso progetto del Catania.
Dal 12 luglio è a disposizione di Sottil, un uomo che, come Ciancio, ha ottenuto due promozioni in meno di 100 giorni.
Hanno festeggiato insieme il “ripescaggio”. Un campionato “vinto” a fine estate, senza neanche gol segnati o subiti. Non importa: la città ribolle di gioia. Tutti coinvolti, tifosi e calciatori. E a dirigere le danze, in prima fila, c’è proprio lui, Simone.
Un po’ balbetta, un po’ si perde, i tempi a disposizione per imparare a memoria i cori della squadra effettivamente sono stati piuttosto ristretti. L’energia, però, è la stessa di quel 26 aprile, il giorno in cui Simone intonava “Freed from Desire” al Via del Mare, dopo aver battuto la Paganese e centrato con il Lecce la tanta attesa promozione in Serie B. Quella volta Simone pensò anche di tingersi i capelli di biondo: chissà che non decida di stupire anche i nuovi compagni. Per lui, adesso, è arrivata l’occasione di misurarsi con una categoria che, sul campo, aveva meritato con impegno e sacrificio. E alla quale, appena venti giorni fa, aveva dovuto accettare di dover fare a meno. Oggi Ciancio è stato premiato, e si è portato a casa la seconda promozione in Serie B nel giro di tre mesi. “Date a Cesare quel che è di Cesare”. O meglio, date a Simone quel che è di Simone.