Domenica bagnata, domenica fortunata. Slogan perfetto per chi il derby dell'Enza è riuscito a portarlo a casa. Si è colorato ancora una volta di gialloblu il fiume che separa Parma da Reggio-Emilia. Poco più di 25 chilometri dividono le due città. Per alcuni versi così lontane, per altre così simili. E per una domenica Parma e Reggio non si sono contese solo il Parmigiano Reggiano, ma anche il pallone. Ed è stata - anche se con qualche intoppo - una piacevole domenica di sport. All'arrivo a Viale Partigiani d'Italia, Kway, sciarpe e scarponi fanno da padrone. Manca poco più di un mese all'estate ma a Parma sembra ancora novembre. Ma francamente pare che nessuno se ne sia accorto. E, infatti, fuori dallo stadio Tardini, l'atmosfera è eccitante. C'è chi sfida il freddo a mezze maniche, chi canta, chi fa le prove per gli sfottò. Per qualche minuto la situazione è purtroppo anche degenerata, visti alcuni tafferugli tra i tifosi della Reggiana e la polizia. Una situazione rientrata al più presto e che non ha affatto rovinato la domenica sportiva delle due squadre. D'altra parte come potrebbe essere il contrario, considerato che Parma e Reggiana sono tornate ad affrontarsi al Tardini, ben 20 anni e mezzo l'ultima volta: e quella volta è finita 3-2 per i gialloblu. Nel Parma c'era Alessandro Melli, presente anche oggi allo stadio ma da spettatore. Si è goduto con sua figlia - al suo primo Parma-Reggiana - la partita dalla tribuna centralissima del Tardini. C'era anche Marco Marchionni, che con il Parma ha trascorso tante stagioni, riuscendo ad arrivare fino alla Nazionale. Un'atmosfera da urlo, quasi da brividi. Oltre a Melli, sua figlia Minnie e Marchionni, c'erano altre 15mila persone. E nessuno ha voluto saperne di fermarsi un attimo: canti, sfottò e coreografie. Due belle squadre, ma con due pubblici ancora più belli, che hanno reso da favola la domenica dello Stadio Tardini. A vincere la partita è stato il Parma, grazie ad una rete di Yves Baraye, che chiude la regular season con nove reti all'attivo. Ben due alla Reggiana, a cui ha segnato anche all'andata. L'ennesimo guizzo del senegalese, apparso lucido, nonostante il campo ai limiti dell'impraticabilità. Ha danzato sotto la pioggia Baraye, quasi come fosse immune all'acqua, ricordando il suo idolo Zidane. Non proprio una sorpresa per un supereroe come lui, visto che l'anno scorso, dopo una rete, si era messo la maschera, facendosi espellere. Oggi l'espulsione, invece, Baraye l'ha causata, subendo un fallo da ultimo uomo. Un Baraye in formato super anche dietro le quinte: "Questa rete la dedico a Calaiò perché ci teneva tanto. Oggi ha sbagliato un rigore, ma per noi è un giocatore importante, perché ci dà la carica. Proprio come Lucarelli.."
"Oh Capitano, mio capitano". I parmigiani e i parmensi hanno ormai da tempo adottato Alessandro Lucarelli, che questo derby lo ha giocato proprio come fosse un Livorno-Pisa. Probabilmente anche con più voglia e determinazione, visto che dopo un paio di minuti aveva già eseguito un paio di tackle, mischiandosi con il fango del Tardini. La sua dedica per i tifosi gialloblu, che sono riusciti ad animare in campo la squadra: "Ci hanno incontrato ieri sera a Collecchio, riuscendo a toccare le corde giuste. Ci hanno consegnato una chiavetta con un video che ci ha trasmesso la serenità e la carica giuste. Quel video, che abbiamo visto tra di noi, è stato importante per farci scrollare di dosso tutte le tensioni".
Tensioni scivolate prontamente via tra il campo e fuori. Adesso Parma e Reggiana possono guardare ai playoff. E se il Parma è già alla seconda fase, la Reggiana di Menichini dovrà prima superare la Feralpisalò. Poi chissà che più avanti non ci sia il terzo Parma-Reggiana della stagione. Ma se lo spettacolo è questo, se lo augurano tutti.