Ultimo atto italiano per la Chapecoense, arrivata a Torino due giorni fa per disputare l’amichevole (giocata ieri sera) contro la squadra di Walter Mazzarri e suggellare definitivamente un’amicizia che sembra poter davvero perdurare nel tempo. Dopo la visita al Museo del Toro del pomeriggio di ieri, oggi, prima di prendere il volo che riporterà la squadra in Sudamerica, una delegazione della Chape ha recato visita a Superga, per onorare la memoria dei caduti del Grande Torino. Il presidente Plinio, Aldair e qualche giocatore sono stati accolti dal dg Comi e dal direttore operativo Barile, con un Cicerone d’eccezione: quel Franco Ossola (figlio di uno dei giocatori tragicamente scomparsi quel 4 maggio 1949), noto anche per la sua memoria storica granata.
Con rispettoso silenzio, la delegazione brasiliana ha ascoltato tutta la storia del Grande Torino raccontata da Ossola, con dei dettagli molto particolari; arrivati poi alla lapide, è stato posto un gagliardetto della Chapecoense, come simbolo di omaggio e rispetto verso gli “Invincibili”.
Si chiude così, nel modo più bello e solenne possibile, la visita torinese della Chape. Ne seguiranno altre, nei prossimi mesi: è nata una bella amicizia sportiva.
Di Valentino Della Casa