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Data: 01/11/2017 -

Kurzawa e il vizio ritrovato, con record: unico difensore della storia della Champions a realizzare una tripletta

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Il vizio di spingersi in avanti, su quella fascia sinistra, non l'ha mai praticamente perso. Nonostante vada ammesso: ci sono annate e annate, come per tutto. Rendimento compreso. E un po' come per il vino, come avrebbe detto il suo ex compagno di squadra Ibrahimovic: più invecchia, più diventa buono. Sarà così anche per Layvin Kurzawa? Una rondine non farà primavera, facendo riferimento alla pazza serata di oggi di Champions. Ma se il rendimento in avanti del francese risulta addirittura migliorato, in una fase offensiva già sufficientemente qualitativa e importante per il PSG, dalle parti del "Parco dei Principi" non ci si può che divertire ancor di più. E di gusto.

Al Monaco le prime avvisaglie: nella stagione 2013/14, 5 reti in stagione ed una progressione sulla fascia inarrestabile. Quattro anni dopo, tra qualche stagione passata un po' in sordina all'ombra della Tour Eiffel, riecco la serata giusta per scatenarsi ed entrare nella storia, contro l'Anderlecht: 81 palloni toccati, 3 tiri, 3 gol, il tutto nell'arco di 26 minuti. Aggiorni il live e quasi non ci credi...a meno di vederlo: e gli highlights non fanno altro che confermarlo. Prima il tap-in sul palo di Neymar, su punizione, poi il tocco di testa da due passi sul cross di Dani Alves: esultanze in un mix tra il polemico (per zittire le critiche) e il musicale, prendendo la bandierina come corpo sul quale appoggiarsi e ballare. Prima del tris, classico e in diagonale, con il suo mancino, forse ancora inconscio di aver compiuto un'impresa mai riuscita prima a nessun difensore in Champions League.

La reazione post partita è tutto sommato sobria: frasi di circostanza e meriti attribuiti alla squadra, nonostante anche l'account del PSG sottolinei la sua "soirée de folie", e pallone sottobraccio portato a casa. Riscoprendo, almeno per una sera, quel feeling con il gol che non gli è mai troppo mancato: 18 in carriera, tre in una sola sera. Anche per entrare nella storia di quella Champions che, mai quanto in questa stagione, può apparire obiettivo più che centrabile. Con un piede già agli ottavi e un terzino goleador in più, sostituendo per una sera Cavani, Mbappé e Neymar...




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