Ormai da diversi giorni era il primo nome nella lista della dirigenza blaugrana per il dopo-Setièn, stamattina è arrivata anche l'ufficialità: Ronald Koeman è il nuovo allenatore del Barcellona.
E nella giornata di oggi, al Camp Nou si è svolta la conferenza stampa di presentazione del tecnico olandese che, prima da calciatore e poi da assistente, in passato aveva già legato il suo nome al Barça. Adesso, finalmente, avrà anche questa attesissima chance in panchina.
"È un giorno molto felice, mi sento molto orgoglioso." - le parole con cui ha esordito - "Il Barça è la mia casa e per me sarà un onore avere l'opportunità di allenare un club come questo. Sarà una sfida non facile, perchè il Barça chiede sempre il massimo com'è giusto che sia. Personalmente sono convinto che ci sia la qualità per poter fare il massimo e per conquistare titoli e risultati. Ho firmato e sono tecnico del Barcellona: da ora inizieremo a lavorare. L'ultima sconfitta è stata molto triste, un giorno del quale non vogliamo più parlare. L'immagine dell'8-2 non è quella che vogliamo. Dobbiamo lavorare per recuperare il prestigio, il Barcellona è la squadra più grande del mondo. Come ho già detto, per me questo è un sogno che si avvera."
Dopo il quinquennio di Frank Rijkaard terminato nel 2009, sulla panchina blaugrana torna un allenatore olandese, la cui scuola calcistica ha fortemente influenzato la filosofia del club catalano: "Sono olandese e agli olandesi piace tener palla. Voglio tener palla, dominare il gioco e vincere partite. Ho anni d'esperienza, ho imparato tanto da giocatore. Ho girato tante squadre e conosco il calcio, quindi credo di essere pronto per allenare al massimo livello il Barcellona. Sicuramente fra il calcio olandese e questo club c'è una grande connessione".
A Koeman l'arduo compito di gestire uno spogliatoio di campioni: "Non mi piace parlare individualmente dei giocatori. Vogliamo il meglio per il club, costruire la miglior rosa possibile. Se ci sarà da prendere decisioni, lo faremo. Da oggi lavoriamo: tutto è successo rapidamente, alleniamoci e parliamo fra di noi per prendere decisioni importanti, ma non voglio far nomi per rispetto dei calciatori."
Messi e il suo futuro
Uno su tutti, inevitabilmente, è Lionel Messi su cui già si è soffermato Bartomeu: "Non so se sia da discutere se voglia restare o no. E' il miglior giocatore del mondo, lo vuole qualsiasi squadra del pianeta. Sono felice di lavorare con lui: vince le partite, e sarò contentissimo se rimarrà qui ancora a lungo. In ogni caso, ha un contratto ed è un giocatore del Barcellona. E' chiaro che ci parlerò: è il capitano e quindi dovrò confrontarmi con lui e con gli altri giocatori. Cosa dirò a Leo? Queste sono questioni private, sicuramente ci confronteremo anche su cosa pensa del Barcellona e di come ha intenzione di continuare."
Il tecnico olandese ha una gran voglia di rimanere a lungo nel club: "Ho un contratto di due anni, so che ci saranno elezioni, ma io devo fare il mio lavoro. Dovessi vincere e conquistare titoli, allora metterò dubbi anche all'eventuale presidente del futuro. Spero di guadagnarmi la mia permanenza qui per tanto tempo."
Di calciomercato non parla ("preferisco pensare a chi già ho"), ma sul possibile ricambio generazionale del quale la rosa blaugrana qualcosa dice: "Quando un giocatore ha più di trent'anni, la questione importante è capire che fame ha di restare qui. Ma questo vale in generale per tutti, perchè noi vogliamo gente con fame: vogliamo la miglior squadra per vincere le partite. La mia volontà è quella di lavorare con gente che vuole restare qui e dare il massimo per il Barcellona."