Dopo gli scontro al termine del match con il Trabzonspor, il presidente del Fenerbahce Ali Koc ha rilasciato forti dichiarazioni ai canali ufficiali del club. "Quello che è successo ieri sera è una vergogna per la Turchia, per il calcio e lo sport turco. - tuona Koc - La vittima di ieri sera è stato il Fenerbahçe Sports Club. I calciatori del Fenerbahçe Sports Club che si proteggono dal linciaggio e dagli attacchi fisici. Sono le famiglie dei nostri calciatori, preoccupate per quello che vedono in televisione. Allo stesso modo, anche una manciata delle nostre guardie di sicurezza. Che Dio li benedica, senza di loro sarebbe potuta finire in modo diverso. Vorrei anche ringraziare le guardie di sicurezza private che a Trabzon indossano i giubbotti arancioni. Anche loro hanno fatto grandi sforzi per evitare che gli eventi si intensificassero."
"Per ultimo, la più grande vittima di tutto ciò sono i tifosi del Fenerbahçe. - continua Koc - Sono i nostri tifosi ad essere preoccupati, arrabbiati, inconsapevoli della fiducia della nostra squadra e dei nostri dirigenti. Si interrogano e si preoccupano per ciò che sta accadendo".
Koc: "Non mi interessa retrocedere, meglio morire una volta sola che morire tutti i giorni"
Il presidente del Fenerbahce continua attaccando duramente l'organizzazione del calcio turco: "Quando è troppo è troppo, non accetteremo questo trattamento nel nostro Paese e ancora una volta gridiamo ciò che sta accadendo nel calcio turco, dalle scommesse alle partite truccate, dalla concorrenza sleale agli arbitraggi e non mi interessa se saremo retrocessi in una lega inferiore. Meglio morire una volta sola che morire tutti i giorni, ma dobbiamo salvare il nostro futuro e ora vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni, ma una cosa voglio dirla. Non c’è posto per il Fenerbahçe in SuperLig".
"Abbiamo convocato un assemblea straordinaria per il 2 aprile, dove prenderemo una decisione. Intanto mi sono dimesso dalla Union Clubs Foundation. È tempo che il Fenerbahce decida il suo destino da solo", conclude Koc.