Due ottime stagioni al Cesena e all'Atalanta sono state sufficienti per convincere tutti delle sue qualità. Frank Kessie in maglia rossonera è il degno erede di Desailly, entrambi hanno iniziato la carriera da difensori, per poi avanzare a centrocampo: “Durante la settimana mi alleno molto sulla resistenza fisica, da quando ero bambino correvo molto e non sentivo la fatica. Lo scorso anno con l’Atalanta ho giocato 31 partite, quest’anno nel Milan ne voglio fare di più” ha detto il giocatore ivoriano al Corriere dello Sport.
“Lo scorso anno ho fatto sette reti con l’Atalanta, in questa stagione voglio migliorarmi - ha continuato Kessie - Non basta solo il fisico, ma servono anche grandi motivazioni, voglio riportare il Milan in Champions questo è il mio scopo. La differenza tra le due squadre è evidente, le pressioni aumentano ma io mi adeguo”. Poche invece le differenze tra i tecnici: “Gli allenamenti sono uguali, un calciatore ha il dovere di fare sempre bene. Però devo ringraziare per sempre Drago che mi ha fatto diventare centrocampista, facendomi giocare quasi l’intero campionato a Cesena”.
Gol ma non solo: “Il mio compito da centrocampista è quello di fare assist vincenti". E poi il padre una figura molto importante nella vita di Kessie, che porta sempre dentro al campo: “Esulto con il saluto militare perché mio padre era un poliziotto e nel numero 19 che ha indossato all’Atalanta”.
Sul derby invece: “Mi auguro di segnare e se vinciamo vado da Milano e Milanello a piedi. Dobbiamo vincere e prendere i tre punti in qualsiasi modo”. Su quale calciatore vorrebbe togliere all’Inter invece non ha dubbi: “Perisic”.