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Data: 21/10/2016 -

Kekko, dai Modà a... Football Manager: "Un malato! Rog, Milik e Alli, vi racconto. Se mi arrabbio, mi dimetto. Per la Champions..."

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Io sono un malato”: quattro parole, quanto basta per descrivere la passione per Football Manager di Francesco Silvestre. Lo conoscete meglio come Kekko, nella vita fa il cantante nei Modà ma il calcio, per lui, è più di un passatempo. Tifa Napoli, il suo sogno sarebbe quello di comprare la squadra del suo paese e portarla a vincere la Champions. Come? Con l’esperienza acquisita grazie al gioco manageriale più amato al mondo: “Ci gioco in continuazione, appena posso. In aereo, in treno, in hotel, a casa…”, racconta Kekko alla presentazione di Football Manager 2017 insieme agli Autogol e a Gianluca Di Marzio. Ore ed ore passate al pc o al tablet a guidare club di tutto il mondo: “Faccio una stagione alla settimana, ci gioco tanto. E mi piace immedesimarmi in tutto e per tutto con l’allenatore. Portai la Giana Erminio in Serie A, poi mi contestarono per risultati poco positivi e mi dimisi. Andai in Spagna per raccogliere un Celta Vigo terzultimo e portarlo in Champions: chiesi un mercato adeguato e qualche fondo in più, me lo negarono e mi dimisi di nuovo. Firmai per il Tottenham, lì ho scoperto giocatori come Alli e Dier che oggi… beh, conoscono tutti”. Già, perché il bello di Football Manager è (anche) questo: anticipare la realtà e conoscere prima i talenti di domani: “Come Rog! E’ fortissimo nel gioco, Sarri dovrebbe puntarci”. E poi brasiliani, argentini… “mi piace anche guidare un club sudamericano, è una bella sfida!”. Aneddoti uno dietro l’altro, come “quella volta che ho scoperto Milik” o le avventure “con il Verona”. I primi passi? “Sempre con una squadra medio-piccola, dove se vinci ti esalti”. E riti speciali? “Non arrivo al punto di vestirmi per le partite importanti, ma per le finali di Champions invito un amico e imposto la partita in modo che vada il più lentamente possibile per godermi tutto. E farmi consigliare da lui eventuali aggiustamenti tattici”. Football Manager addicted. Perché dove finisce la musica… inizia il campo. O meglio, la panchina: “Anche se devo ancora capire se nella vita voglio fare il Presidente o l’allenatore”, sorride Kekko. Manager maniacale, cantante di successo.

Tags: Serie A



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