“Una gran partita”. Gli ci vuole poco tempo a David Trezeguet per trovare l’aggettivo giusto per il match tra il Barcellona e la Juventus. Ai microfoni di Tuttosport, infatti, il francese si è dilungato sul prossimo impegno della banda di Allegri: “Si ritrovano due squadre che hanno un obiettivo molto chiaro: andare fino in fondo alla Champions League. E, di conseguenza, non solo due squadre, ma anche tanti giocatori eccezionali. Io credo, anzi sono convinto, che la Juventus sia pronta per partire bene anche in Europa, dopo l’ottimo avvio in campionato. E’ attrezzata, è in un buono stato di forma”.
La gara del Camp Nou sarà, anche e soprattutto, l’occasione per vedere il duello tra Messi e Dybala: “Messi lo conosciamo benissimo, è stato determinante anche nell’ultima partita del Barça, contro l’Espanyol. E Dybala... Beh, Paulo è il presente ma è anche il futuro. E’ partito fortissimo: sta segnando tanto, lo vedo bene fisicamente, poi ha le qualità del giocatore di altissimo livello. Sarà carico, al Camp Nou: di sicuro non vede l’ora di scendere in campo in uno stadio con questa mistica. E questo nuovo confronto con Messi lo motiverà tantissimo”. Nonostante la giovane età, il numero 10 bianconero non ha niente in meno del connazionale: “Non gli manca nulla – assicura Trezeguet -. E’ chiaro che Messi ha più esperienza ed è a un punto diverso del suo percorso professionale, ma Paulo sta crescendo tantissimo e forse proprio la figura di Messi lo motiva a migliorare. E’ diventato più intelligente nel gioco, si muove al momento giusto, capisce subito cosa gli succede intorno, sa quando si deve spingere e quando si deve gestire. Non è un caso che pure l’intesa con Higuain si stia perfezionando ulteriormente, dopo la prima annata vissuta insieme”.
Già, Higuain. A chi dice che nelle partite che contano sia poco determinante, il francese risponde così: “Queste considerazioni mi fanno sorridere, non sono d’accordo. Stiamo parlando di un attaccante che ha un’incidenza importante nelle stagioni, che dà sempre il suo contributo. Vedo che sta lavorando tantissimo anche per smentire certe affermazioni, pur essendo io convinto che un giocatore così non debba più dimostrare niente a nessuno”. Intanto, martedì attenzione anche al ‘fattore Camp Nou’: “Beh, il Camp Nou è come il Bernabeu, l’Old Trafford... Si tratta di impianti che hanno fascino e storia, che danno vibrazioni. Stadio enorme, gremito, con tifo caldissimo. Il Barcellona proverà a imporre gioco, i bianconeri cercheranno di trovare i momenti giusti per attaccare e naturalmente - ecco cosa intendo per effetto Camp Nou - daranno tutto per dimostrare di essere forti e di saper vincere anche in questi contesti”.
E Allegri? “Ho un ottimo giudizio su di lui, mi ricorda Lippi”, assicura Trezeguet. Che poi continua: “A parte che sono toscani entrambi... Ma mi ricorda Lippi perché in pochissimo tempo ha dimostrato di saper portare un valore aggiunto alla squadra e sta segnando la storia del club. Ha conquistato la stima dei tifosi, della società e, cosa forse ancora più rilevante, del gruppo: Allegri deve fare delle scelte importanti e difficili, eppure è rispettato e seguito. Inoltre non dimentichiamo che non era facile riuscire in tutto questo raccogliendo l’eredità di un personaggio tanto amato e importante come Antonio Conte”. Prima dei saluti, un elogio anche a Gigi Buffon. Altro che ritiro, il portiere della Juventus può ancora dire la sua: “Calmi, calmi: c’è tempo! Certi attacchi fanno parte del gioco, ma Gigi sta benissimo e può continuare a dimostrare le sue enormi qualità. E’ nel calcio moderno da 20 anni, dunque sa gestirsi e sa lui cosa deve fare – conclude Trezeguet -. E’ uno dei migliori portieri della storia, se non il migliore in assoluto, e non è un caso che ovunque vada raccolga dimostrazioni d’affetto e d’amore dai tifosi. Non mi stupirei di un’ovazione per lui anche al Camp Nou da parte di tutto lo stadio”.