Il derby contro il Torino segna l'inizio di un mini ciclo di fuoco per la Juventus, quello decisivo nella lotta scudetto. Il derby della Mole, però, è una partita che esula da qualsiasi discorso logico. "Sappiamo che dobbiamo affrontare una squadra motivata e per motivi diversi per loro è sempre più importante - esordisce Sarri - Quando una squadra può contare su queste motivazioni, noi dobbiamo essere bravi a pareggiare questo livello motivazionale, se no diventa complicato".
Motivazioni, necessarie in una partita del genere dove l'approccio del pubblico avrebbe potuto dare un aiuto: "L'assenza di pubblico fa incidere meno il fattore campo - ammette Sarri - In alcuni momenti i tifosi possono tirarti fuori da alcune situazioni spingendo la squadra. Un minimo di fattore campo, però, rimane per abitudini in campo. Alcuni punti di riferimento possono tranquillizzare i giocatori".
JUVENTUS-TORINO, QUESTIONE DI STILE
Nessuna scusa, invece, per quanto riguarda l'orario (ore 17.15) nonostante Sarri sia contrario a questa fascia per scendere in campo: "Se penso e parlo per l'intero movimento, dico che giocare a questo orario è penalizzante. Se parlo da allenatore della Juventus dico che domani si gioca alle 17 e basta".
Ancora qualche dubbio di formazione. Su tutti il ballottaggio in attacco tra Douglas Costa e Bernardeschi per completare il tridente d'attacco con Dybala e Ronaldo: "Bernardeschi sta molto bene fisicamente e mentalmente. Douglas Costa in questo momento sta bene, meriterebbe di giocare sin dall'inizio, ma bisogna considerare che quando le squadre vanno in stanchezza lui diventa un'arma letale. Il ragazzo finalmente ha avuto un po' di continuità in allenamento, cosa che non era mai accaduta in stagione".
Potrebbe tornare in campo dal 1' anche Buffon: "Lui è sempre preso in considerazione, sta ancora benissimo ed è in grado di giocare - ammette Sarri - Facciamo questa valutazione in tutte le partite. È ancora un portiere estremamente forte, gli ho visto fare cose impensabili in allenamento. È completamente a disposizione e gode fiducia da parte mia e di tutto lo staff, sia come portiere che come uomo".
La chiosa è sul calendario verso la partita contro la Lazio, decisiva per il campionato: "Questo è un momento difficile per tutti. Si gioca continuamente in un periodo della stagione dove solitamente non si gioca. Bisogna guardare alla singola partita, c'è un alto livello di pericolosità in ogni match a prescindere dall'avversario - conclude - Giochiamo partita dopo partita".