Vigilia di derby, in casa Juventus. Domani allo Stadium arriva il Torino per i quarti di Coppa Italia. Nella consueta conferenza stampa prematch, Massimiliano Allegri ha analizzato le insidie della gara: “Non sottovaluteremo il Torino, il derby è sempre una partita a sé. Noi vogliamo vincere, la Coppa Italia è un obiettivo come la Champions e il campionato. Il Torino avrà grande voglia di rivalsa, servirà un’ottima partita. Fisicamente stiamo bene, la condizione migliora di giorno in giorno. Servono gli ultimi 5 giorni di sacrificio, poi per un po’ potremo staccare la testa. Ci saranno dei cambiamenti nell’11 titolare, ma non in maniera eccessiva. Tra oggi e domani mattina deciderò chi schierare. Infortunati? Sono fuori Buffon, Cuadrado e De Sciglio. Tutti e tre sono, però, sulla via del rientro”. Su Dybala centravanti: “Non lo so, domani sarà della partita, ma non so se da punta o accanto a qualcuno. Uno tra Higuain e Mandzukic rimarrà fuori. Potrebbe giocare Rugani, ci sarà uno tra Bernardeschi e Costa. Var? Sta migliorando ma non è facile. All’inizio ci sono state delle difficoltà, bisognerà lavorare ancora. Lo stanno facendo nel migliore dei modi per arrivare all’equilibrio che serve. E’ una buona cosa per il calcio se vengono delineati bene gli episodi in cui dovrà intervenire”.
Su Marchisio titolare e sui prossimi impegni: “Sì, Claudio potrebbe partire dall’inizio. Non possiamo giocare come fatto a Verona, servirà un’altra prestazione. Da qui in avanti non possiamo permetterci di sbagliare. Domani dobbiamo qualificarci, a Cagliari vincere per rimanere sulla scia del Napoli: altrimenti buttiamo tutto quello che di buono abbiamo fatto fino ad ora. Pjanic deve trovare la continuità, ultimamente ne ha avuta poca”.
Un ringraziamento a Buffon per le parole di stamane: “Ringrazio Gigi per le belle parole nei miei confronti, ma i miei risultati sono anche grandi giocatori che ho e ho avuto. Sono un allenatore fortunato, in 10 anni di Serie A ho avuto la possibilità di allenare grandi giocatori e uomini di spessori. Questo fa la differenza. Io ho cercato di non fare i danni o almeno limitarli. Il calcio è semplice: bisogna avere grandi giocatori e metterli nelle condizioni migliori per farli rendere. I ragazzi mi fanno tanti complimenti perché gli ho dato 8 giorni di riposo (ride, ndr)”. Contro il Verona, pochi italiani in campo: “La Juventus ha molti italiani in squadra, ce ne sono nove. Poi ci sono momenti in cui ne può giocare solo uno. A Verona non abbiamo fatto una buona partita, anche se ci è andata bene. La nostra rosa ha molta qualità, merito della società che ha allestito una grande squadra anche se negli ultimi anni abbiamo cambiato molto”. Calendario difficile? "Per noi non è un problema, i calendari sono questi: ci dicono quando giocare e noi lo facciamo. Avere un calendario difficile significa che si è in tante competizioni, è inutile lamentarsi".
Immancabile un commento sul calciomercato: "Il direttore è stato chiaro: esce Pjaca, che ha bisogno di giocare per poi averlo il prossimo anno nelle migliori condizioni. Per il resto la squadra sta bene così. Donnarumma? Szczesny è l’erede di Buffon, abbiamo fatto un grande affare. Tra i due c’è un ottimo rapporto. Donnarumma è giovane e del Milan. Alla società non ho chiesto nulla, più giocatori ho, più casino mi si crea in testa. La rosa ha tanta qualità, l'importante è non abbassare l'attenzione visto che il rischio è sempre dietro l'angolo".