Record, record e ancora record. E una certezza: questa Juve non dipende da Ronaldo. Ma parla portoghese. È la seconda volta consecutiva che all’Allianz il grande atteso non fosse il solito CR7 ma quel giocatore che ha permesso alla Juve di arrivare all’asso del Real Madrid: Joao Cancelo. Prima era in Champions contro la sua ex spagnola, il Valencia; ora è in campionato, contro l’ex italiana che l’anno scorso aveva intuito il colpo e aveva regalato alla Serie A un esterno di livello superiore. Finisce 1-0 Juventus-Inter e il protagonista è proprio lui, Cancelo.
40 milioni: una
spesa (alta) che i nerazzurri quest’estate hanno scelto di non
sostenere e che Agnelli e Allegri benedicono una volta di più,
perché anche oggi sulla fascia (prima destra, poi sinistra) i colpi
di classe sono arrivati da lui. Si parla di esterno, non terzino,
perché sarebbe un termine davvero troppo riduttivo per un giocatore
votato all’attacco, che fa colpi da fantasista puro (il gioco di
gambe a mettere a sedere l'altro ex Asamoah nel primo tempo ha portato
agli applausi di tutto l’Allianz Stadium) e che confeziona assist
capolavoro.
Sì, capolavoro:
Allegri lo sposta sulla fascia sinistra per tenere più in difesa
Vrsaljko, lui arriva sul fondo, rientra, crossa col destro per la
testa di Mandzukic. Gol. Dal Valencia all’Inter: Cancelo era atteso
e non ha fallito; super Mario ha di nuovo segnato. Le ultime due
gioie davanti al pubblico juventino sono sue. E riesce a centrare un
altro obiettivo: fare gol all’Inter. Non ci era mai riuscito.
Un traguardo
raggiunto, un altro record per la Juve. Doppio anzi: con 3.163.509 €
di incasso ha ottenuto il primato di incasso in Campionato, ma
soprattutto dall’era dei tre punti ha eguagliato il miglior inizio
di stagione nei cinque migliori campionati europei. 43 punti in 15
gare: ha raggiunto il Paris Saint-Germain di quest’anno. Lì c’è
Neymar, qui c’è Ronaldo. E Mandzukic. E Cancelo. L’esterno che
alla Juve mancava, l’attaccante aggiunto che parte da lontano.