Non ha nemmeno il tempo di pensare al capolavoro che sta facendo la Juventus: è troppo impegnata per potersi fermare. La finale di Champions è ormai è conquistata, ma ci sono ancora un campionato e una Coppa Italia da vincere. Obiettivi a portata di mano e un sogno chiamato Triplete. Niente è impossibile quando in squadra si hanno campioni come Dybala. Il fantasista argentino ai microfono di Sky Sport ha svelato i segreti della Juventus schiacciasassi, partendo da Buffon: “Per me è sicuramente il numero uno più forte della storia. Abbiamo la fortuna di giocarci insieme e ce lo godiamo, spero per ancora molto tempo”. Non solo Buffon, perché se la difesa bianconera è una delle meno battute d’Europa è merito anche della BBC: Bonucci, Barzagli, Chiellini: “Sono un muro, che ho sofferto da avversario e che invece ora mi godo da compagno. Dani Alves? Ci sarebbero tanti aggettivi per descriverlo, ma dico fenomeno. Higuain invece è un goleador. La promessa che mi ha fatto Marchisio dopo la finale persa con il Barcellona? Era la prima volta che stavo con i giocatori della Juventus, il club mi aveva invitato a vedere la finale di Berlino e sono tornato in aereo con loro. Lì ho conosciuto la maggior parte dei giocatori, tutti sono venuti a salutarmi e a darmi il benvenuto, Claudio particolarmente è rimasto a parlare con me e mi ha detto che bisognava ricominciare da capo per giocare ancora queste partite. Mi sono ricordato quella frase, l'ho ripetuta spesso e adesso gliel’ho fatta ricordare: spero che questa volta sia un altro il risultato”.
E’ la speranza di tutti i tifosi bianconeri, che in questa stagione hanno potuto ammirare un Dybala versione fenomeno. Ma quale è stato il momento migliore dell’argentino? Lo rivela lui: “La settimana di Barcellona. Stavo molto bene fisicamente, avevo molta fiducia in me stesso, penso che quello sia stato uno dei migliori momenti della mia carriera. Il gol più bello? Mi sono piaciuti tanti. Penso che quello realizzato contro il Palermo su punizione sia stato un bel gol, ma anche il secondo contro il Barcellona. Questi due sono stati quelli che mi sono piaciuti di più”. Prima il Barcellona, tra poco il Real Madrid, per l’atto conclusivo. Sulla panchina avversaria Dybala troverà uno dei suoi idoli, Zidane: “Mi sarebbe piaciuto giocare con lui. Tutti abbiamo visto le sue qualità, ammiravo la sua tecnica, come dribblava, faceva sembrare tutto così semplice. Tutti hanno visto la sua classe da giocatore e adesso sta dimostrando tanto anche da allenatore. Penso che avremmo potuto giocare insieme: mi avrebbe fatto tanto piacere, è stato un granissimo calciatore, non avremmo avuto problemi a giocare insieme”.
Prima della finale di Cardiff c’è un campionato da conquistare. E uno degli ostacoli più difficili da superare per raggiungere l’obiettivo è la Roma, che ospiterà i bianconeri nel prossimo turno di campionato: “Roma è per me una delle città più belle del mondo. L’Olimpico è stato il primo stadio dove ho fatto l’esordio con il Palermo, ha un significato speciale, sia la città che lo stadio. Siamo molto concentrati su questa partita, sappiamo che non sarà per nulla facile. Ci basta il pareggio ma noi giochiamo sempre per vincere. Affrontata la Roma con Totti è difficile, ha grandi giocatori, non solo lui. Sarà un piacere incontrarlo, spero di poterlo salutare. In che modo sono cresciuto nelle ultime due stagioni? Sono cresciuto tantissimo grazie alla mentalità della Juventus, bisogna entrare in campo per vincere contro qualsiasi squadra. Il mister è molto importante, per me è stato importantissimo nel farmi crescere come giocatore, come personalità in campo e nel ruolo nel quale mi sta facendo giocare adesso. Le punizioni con Del Piero? Non abbiamo ancora un campo, dobbiamo vedere quale possa essere quello migliore per questa sfida. Fortunatamente dobbiamo aspettare dopo il 3 giugno...”. E il portiere? “Quello c’è, sicuramente Gigi è disponibile per questa sfida”.