"La gara di mercoledì ci deve dare gioia e convinzione in merito a ciò che siamo diventati". Gianluigi Buffon torna sul match di Champions con il Bayern e prova ad evidenziare i meriti della Juventus, al di là del risultato che ha eliminato i bianconeri. "Non sono amareggiato né incavolato" - si legge nelle pagine di Tuttosport - "Sono contento perché realmente, e non sono parole di circostanza le mie, abbiamo motivo di essere soddisfatti. Alcune volte è importante riuscire a percepire il sapore della prestazione, del valore di una gara. In questi casi, diventa una cosa che ti gratifica e ti fa essere fiducioso per il futuro. Ti dà convinzione per i prossimi tornei e ti fa essere felice perché capisci che ciò che stai condividendo con società, ragazzi, mister è un percorso di crescita continua. E’ bellissimo venire in questi palcoscenici contro queste squadre e riuscire a giocarci alla pari".
La Juve non ha nulla da rimproverarsi dunque: "Quando giochi contro una squadra come il Bayern e devi vincere in trasferta diventa inevitabile, visto il valore degli avversari, attraversare dei momenti della partita in cui rimani nudo e palesi i tuoi limiti. Però i limiti, come li abbiamo noi, li ha avuti anche il Bayern: e siamo stati noi a farli venire a galla. Dunque... A questi livelli, quando una delle due squadre riesce ad esprimersi al massimo, allora l’altra accusa". Buffon si leva qualche "sassolino" nei confronti degli arbitri: "Che devo dire? Tra andata e ritorno non siamo stati favoriti, questo è chiaro a tutti ed evidente". Adesso testa al derby, c'è un record che lo aspetta: "Una partita particolare che va presa con le molle. Anche perché noi rispettiamo tanto il Torino. Anche se i granata non stanno attraversando un periodo ottimale, loro spesso vivono per questa partita, la interpretano nel modo migliore per renderci al vita dura. Abbiamo degli obiettivi ancora importanti e vogliamo raggiungerli il prima possibile".