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Data: 15/05/2017 -

Juventus, Bonucci: "Dobbiamo tornare con i piedi per terra: umiltà, voglia di correre e sacrifici"

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Juventus k.o. , il primo match point se ne va. Con la Roma arriva una sconfitta, secondo passo falso in trasferta dopo il pareggio di Bergamo: campionato riaperto? Leonardo Bonucci fa mea culpa, ma trova anche la soluzione giusta per riprendere subito la strada perduta.

"Dopo un primo tempo condotto e giocato bene, abbiamo completamente staccato la spina" - ha dichiarato il numero 19 della Juventus ai microfoni di Sky Sport - "Se una squadra come la nostra nelle ultime tre partite subisce sei gol significa che c'è qualcosa a livello mentale che non torna. Mercoledì affronteremo un avversario che sta in forma, sarà una gara difficile".

A un passo dal traguardo la Juventus ha incosciamente staccato la spina? "E' una cosa non concepibile. Quando sei lì che stai raggiungendo un obiettivo devi avere la fame e la voglia per portarlo a casa. Continuiamo a regalare punti pur avendo un discreto vantaggio, ma poi le cose si complicano, come sta accadendo: nel calcio non c'è nulla di scontato. Nel secondo tempo, pensando di poter gestire la partita, abbiamo subito due gol non da Juventus".

Gol subiti? Ancora autocritica: "Sinceramente credo che i gol subiti ultimamente siano dipesi da noi. Con un minimo di attenzione in più avremmo subito meno gol e portato a casa più punti. Dzeko ci avrebbe dato più punti di riferimento rispetto a Salah e Perotti, ma quest'anno anche contro punte mobili abbiamo dimostrato di sapercela cavare. Dobbiamo ritornare con i piedi per terra, ritrovare l'umiltà e che questa sconfitta ci serva per ritrovare la voglia di correre e di sacrificarci. Di fare fatica nel vincere le partite, per poi godere di farlo in quella maniera".

La soluzione giusta per il finale di stagione: "Quelle che ci ha contraddistinto in questo stagione è la voglia di non mollare un centimetro e la crescita in personalità di tutti i giocatori che sono arrivati quest'anno. Però quando non sei al cento per cento prendi due gol a Bergamo e tre a Roma. Le parole non servono se in campo non dimostri di essere la squadra che tutti si aspettano".



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