Prima conferenza stampa per la Juventus di Massimo Allegri che domani inizierà la sua stagione allo Juventus Stadium contro la Fiorentina. Tanti gli argomenti trattati dall'allenatore bianconero: la condizione della rosa, gli obiettivi e gli avversari nella lotta Scudetto che mai come quest'anno sembra, sulla carta, già segnata. Una Juve quasi "obbligata" a vincere. Proprio su questo argomento Allegri stoppa ogni tipo di ragionamento: "“Non penso assolutamente che sia così. Di facile non c’è nulla. Certo dopo tanti acquisti è normale pensarlo ma bisogna meritarselo sul campo. Primo obiettivo è arrivare a marzo e lottare per tutte le competizioni. Poi ce la giocheremo. La Juve quest’anno non è più forte, è una squadra diversa. Con giocatori diversi”. E poi ammette di aspettarsi molto da due giocatori: “Pjaca sarà la rivelazione. Ha qualità fisiche e tecniche. Mentre Dybala diventerà un top 3 mondiale”.
Allegri parla anche delle condizioni fisiche di una rosa divisa in due: "Sono 17 giorni che giochiamo insieme. Ci sono due squadre all’interno della Juve. C’è chi sta più avanti nella condizione e chi sta più indietro. Ci vorrà un po' di tempo, ecco perchè nelle prime partite, indipendentemente dalla qualità del gioco, bisogna avere un approccio caratteriale importante perchè sono partite difficili e lo sono ancora di più perchè sono all'inizio della stagione".
Domani però la Juventus scenderà subito in campo contro una rivale importante: "La Fiorentina l’anno scorso ha dimostrato di saper partire subito forte - continua Allegri - per questo è una partita difficile. E’ una squadra brillante, tecnica e che non ha cambiato nessuno. Rispetto a noi saranno più avvantaggiati". Ma l'allenatore sembra avere già le idee chiare su chi scenderà in campo: “In testa diciamo che ne ho sette. I tre dietro sono gli stessi, a centrocampo ho gli uomini contati - Khedira, Pjanic, Hernanes, Lemina e Asamoah - e davanti gioca Dybala; per gli altri aspettiamo domattina”.
Infine Allegri parla anche di Pogba, scherzando sul motivo del suo trasferimento: “Pogba non l’ho sentito. Avevamo un ottimo rapporto, come ce l'ho con tutti. Forse le sconfitte con i piedi e con le mani che ha sofferto contro di me gli hanno fatto propendere per il trasferimento – dice ridendo l’allenatore – Antagoniste? L’Inter, la Roma e il Napoli”.