Continua a volare la Juventus, unica squadra del campionato a punteggio pieno. Unica squadratura, fra le big, ad avere gli stessi punti dell'anno scorso dopo le prime cinque giornate. Nessuna delle rivali è riuscita a mantenere lo stesso passo, anzi. 2-0 il risultato allo Stirpe, una partita complicata contro un Frosinone attento e organizzato. Poi ci ha pensato Ronaldo a sbloccarla, Bernardeschi a chiuderla nel finale: "Ci aspettavamo una partita del genere - ha ammesso Massimiliano Allegri ai microfoni di Sky nel post partita - venivamo da una gara in dieci giocata mercoledì. Sapevamo che, qualora non fossimo riusciti a sbloccarla subito, sarebbe diventato ancora più difficile".
La Juventus, però, ha continuato a fare la sua partita, attaccando alla ricerca del vantaggio: "I ragazzi sono stati bravi - ha continuato l'allenatore bianconero - hanno portato uomini e palloni in area. Poi a suon di crossare e tirare abbiamo trovato il vantaggio". A non funzionare nel primo tempo soprattutto il centrocampo: "Perché Emre Can si abbassava troppo e abbiamo fatto fatica a dare ampiezza. Con Pjanic avanti la difesa è andata meglio. Bernardeschi mezz'ala anche in futuro? Sì, può funzionare. Soprattutto se davanti alla difesa gioca Emre Can, però. Con lui posso anche schierare due mezze ali più offensive e favorire l'attacco".
Attesa anche la prova di Dybala, tornato titolare dal 1' dopo la gara contro il Sassuolo. Nessun gol, però, per l'attaccante argentino: "Ha solo bisogno di giocare - ha precisato Allegri - è un giocatore che ha nella corsa il pregio migliore, perché poi in questa trova la qualità. Stasera ha fatto cose buone e altre meno. Ma soprattutto in queste partite ci da' tecnica e palleggio. Deve rimanere sereno. Ha fatto bene con il Sassuolo, oggi ha sbagliato qualcosa. Ma la strada è giusta".
Chiosa poi anche sulle rivali. Che faticano, eccezione fatta per il Napoli: "Parliamo di una squadra che è reduce da 91 punti e che negli ultimi tre anni ne ha fatti sempre moltissimi. E' normale che sia ancora in scia. Ha già battuto grandi squadre e in panchina ha uno vincente, bravo ed equilibrato, che sta trasmettendo i suoi insegnamenti. Le altre sono rimaste indietro e per questo bisogna premere sull'acceleratore. Come gestire i reduci dai mondiali? Matuidi e Mandzukic sono tornati bene. Quello che ora sta facendo sforzi è il secondo. Ora gli capiterà un po' di panchina. L'aspetto mentale è tutto e lui ora è meno reattivo".
Ci ha creduto fino all'ultimo, invece, Moreno Longo, allenatore del Frosinone, che fino a 10' dalla fine del match era riuscito a trattenere i suoi sullo 0-0 contro la squadra di Allegri. Le sue parole a SkySport:
"Pensavo e credevo, a 8 minuti dalla fine, di portare a casa un punto strappato con i denti alla Juventus. Sapevamo che avrebbero provato a fare la partita, abbiamo tentato il colpo contro un gruppo che avrebbe potuto sconfiggerci in partenza. È normale che una squadra come noi, che punta alla salvezza, deve avere come base, aldilà dei programmi tecnici e tattici, uno spirito forte come quello visto stasera"
"Contro la Sampdoria, come anche a Bergamo con l’Atalanta, quando eravamo sotto 1-0 continuavamo a fare il nostro gioco, ma già sotto di due gol vedevo qualcosa di diverso. Dobbiamo invece capire che già riaprire la partita può essere un passo importante per portarci verso il pareggio. Abbiamo fin qui affrontato squadre in grossa condizione fisica, l’Atalanta della prima giornata era pari alla Juve di oggi, aveva tante gare alle spalle. Col Bologna non siamo riusciti a segnare, la Lazio ci ha fatto un solo gol e noi avevamo comunque costruito 4-5 occasioni da gol. Contro la Sampdoria abbiamo fatto male"
"Avevamo bisogno di rifarci ma certo non avevamo chissà quali aspettative - relativamente al risultato - per quanto riguarda la partita di oggi. Siamo però sulla giusta strada. Pochi gol? Presto Campbell sarà in forma, deve tornare anche Ciofani, ed entrambi saranno fondamentali per noi"