Diciassette anni e centinaia di momenti memorabili. Giorgio Chiellini dall'esordio all'addio è stato la Juventus dentro e fuori dal campo. Della sua avventura in bianconera sono tante le istantanee più iconiche: a pochi giorni dal suo addio al grande calcio il difensore ha commentato le più significative in un faccia a faccia sui canali ufficiali della Juventus.
Juve, l'intervista di Chiellini
Dai compagni alle finali perse, passando per gli esordi e i trionfi in nazionale, sono tanti i temi toccati dal difensore. A partire dalla cosiddetta BBBC, il blocco storico composto da Buffon, Bonucci, Barzagli e lo stesso Chiellini. "Un pezzo di storia bianconera, abbiamo condiviso tutto per dieci anni. Penso che Gigi sia quello con cui ho giocato di più nella mia vita, Leo è il secondo, con Barza penso un po' meno ma comunque... Penso che questa foto farà scendere la lacrimuccia a tanti tifosi della Juventus. Noi ci siamo migliorati a vicenda, saremmo stati molto meno bravi se fosse mancato uno per gli altri e questa è una cosa bellissima".
"Gigi è genuino, è vero, ti coinvolge in tutto quello che dice e che fa, è speciale - ha proseguito Chiellini commosso -. Barzaglione è sempre stato una roccia, in campo e fuori, è una persona che riusciva ad essere autorevole e leggero con tutti. Leo, invece, ha tanta energia, che riesce a mettere con tutti e contro tutti, è inesauribile. Lui è riuscito a scalare montagne che sembravano insormontabili".
La storia di Chiellini alla Juve è iniziata nel 2005, quando il difensore si è trovato giovanissimo in una rosa di campioni affermati: "Non è stato facile all'inizio, forse non mi sentivo neanche pronto mentalmente per farne parte". Poi, la retrocessione in Serie B: "Chi fece davvero un sacrificio furono Del Piero, Nedved, Buffon, Trezeguet e Camoranesi. Loro erano super-campionissimi. Allenarmi con loro mi ha permesso di diventare quello che sono stato fino ad oggi. Del Piero per la Juventus è stato il simbolo di una vita, ha dato tantissimo anche a me soprattutto in quegli anni".
Se alla Juventus ha vinto quasi tutto, la ciliegina sulla torta è arrivata con la Nazionale: l'Europeo vinto nell'estate 2021 è stato il punto più alto toccato da Chiellini in carriera. "Mi mancava un trofeo internazionale. Si percepiva qualcosa, ero convinto ce la saremmo giocata. Poi da lì a vincere serve anche fortuna. Fallo su Saka? In campo non pensavo potesse diventare così iconica, è stato forse uno dei miei pochi errori fatti durante l'Europeo. Ho letto male la traiettoria, ero convinto di mettermi tra Saka e la palla e invece mi è sgusciato da sotto. La prima reazione è stata di prenderlo".
Prima di quella finale, Chiellini aveva avuto l'occasione di alzare la Champions con la Juventus nel 2015 e nel 2017 senza successo. Sconfitte che lo hanno fatto maturare: "Non aver giocato la finale 2015 fa ancora male. Non avevo problemi fino a pochi giorni prima. Cardiff è stata una delle sconfitte più brutte ma anche belle perché ci sei arrivato e ti rimangono tante emozioni - commenta commosso -. Nella vita bisogna saper vincere ma anche perdere. Credo che i campioni si vedano in questi momenti: purtroppo ho imparato anche a perdere".
Infine, Chiellini ha parlato anche di futuro. Che, presto o tardi, sarà ancora legato alla Juventus: "Nel mio futuro sicuramente ci saranno questi colori. C'è un percorso che mi dovrà portare a imparare nuove cose, lo farò con la stessa passione e dedizione che ho messo sui campetti dove ho iniziato. Dove arriverò non lo posso sapere ora, ma so che non avrò rimpianti" ha concluso.