Due partite, due gol. Di nuovo Stevan Jovetic, ancora in Nazionale. Solo, in Nazionale, almeno per questa stagione. Iniziata male con l'Inter, con addirittura la possibilità di tornare a Firenze, benissimo con il Montenegro. Due presenze in Serie A, trentacinque minuti complessivi in campo: 'utile' a Pescara nella rimonta alla squadra di Oddo, evanescente all'Olimpico contro la Roma.
Troppo poco per uno come lui, col suo talento e la sua classe. Non inserito nella lista per l'Europa League, Jovetic resta comunque un punto fermo del Montenegro. Capitano, maglia numero 10 sulle spalle, e la voglia di segnare (e sognare) con la sua Nazionale. Obiettivo? Il Mondiale del 2018, con la Polonia però favorita d'obbligo nel gruppo 'E' delle qualificazioni. Goleada al Kazakistan, per prendersi il momentaneo primo posto nel girone.
Determinante per il Montenegro che sogna la Russia, con l'Inter sempre sullo sfondo. Perchè il riscatto dal Manchester City è diventato obbligatorio dopo l'esordio col Pescara, perchè de Boer ha bisogno di tutti per fare l'Inter sempre più sua. E Jovetic ha recepito bene i messaggi: impegno, voglia, grinta. In attesa di una chance. L'Inter lo aspetta, de Boer anche, per tornare ad essere decisivo in nerazzurro. Come lo è con la sua Nazionale: due gol in due partite, leader e giocatore simbolo. Sognando la Russia.
