Protagonista, seppur per pochi minuti, nella partita contro la Svezia, per Simone Zaza, il match contro l'Irlanda sarà la prova del nove: "Quest'anno sono entrato spesso dalla panchina, ma non è mai stato un problema - ha dichiarato l'attaccante della Nazionale in conferenza stampa - sono qui per aiutare la squadra, a prescindere dal numero di minuti che giocherò. Spero di esserci contro l'Irlanda per mettere in difficoltà il mister e fare una buona prestazione utile a conquistare i tre punti". Sul prossimo anno: "Mi auguro di giocare di più, ma il mio obiettivo è restare a Torino".
Il gruppo è l'arma di questa Italia, fatta di calciatori provenienti da tutto il Paese: "Parolo ha un po' esagerato, in chat riusciamo a capirci (ride) - commenta Zaza - per me è stato difficile emergere perché la mia non è una terra famosa per il calcio, oggi sono orgoglioso di poter rappresentare tutti i ragazzi della Basilicata". Una breve battuta sulla guida di Conte: "Ci ha dato grinta e voglia di non mollare mai". Sul rapporto con Morata: "Lo sento ogni giorno, dopo l'Europeo dovremmo andare in vacanza insieme - commenta Zaza - l'ho anche preso in giro dopo la sua doppietta, dicendogli che ha segnato di testa perché si è fatto i capelli come i miei".