Da Zenica a Genova, passando per Linz, Nova Gorica, Zaprešić, Zagabria, Amburgo e Crotone. Otto città, cinque paesi, sei campionati diversi, centosessanta presenze (tra i professionisti) e un vizietto (quasi) sempre in valigia, quello del gol. Cinquantasei quelli ufficiali messi a segno, dai tre all'esordio tra i professionisti con l'Inter Zapreśić nel 2011, ai sedici dell'ultimo campionato di Serie B, che hanno letteralmente trascinato il Crotone in A. Eccoli qui i numeri e le emozioni targate Ante Budimir, gioiellino ormai ad un passo di casa Sampdoria pronto a mettere centimetri (cento novantuno) e qualità a disposizione di Vincenzo Montella.
Ventiquattro anni, professione attaccante, un sogno (e un obiettivo) nel cuore e tanti chilometri percorsi per raggiungerlo. Navigatore impostato, destinazione... Serie A: punto di partenza, posizione attuale. Quella Croazia dove Ante bambino sogna i primi calci ad un pallone. E allora, motore acceso, via ad inseguire il sogno. Prima tappa, Linz, città austriaca di quasi duecentomila abitanti. La maglia sulle spalle è quella bianconera del Linzer Athletik-Sport-Klub, meglio noto come Lask Linz, impegnato nella Erste Liga, la seconda divisione del campionato austriaco. Giusto il tempo di conoscere i nuovi compagni e per il giovane attaccante croato è già ora di rimettersi in viaggio, next stop Nova Gorica, Slovenia: la maglia questa volta è quella del ND Gorica, è il 2009. Allenamenti, tanti, palloni e palloni spediti ripetutamente in rete a spingere Budimir fino all'esordio tra i professionisti.
Con la maglia dell'Inter Zaprešić (impegnato nella massima serie croata), è il 2011, Ante segna tre gol in sei mesi. Reti che col passare delle stagioni aumentano: sei in ventiquattro giornate l'anno successivo, dieci al terzo campionato con i Keramičari, che attirano l'attenzione della Lokomotiv Zagabria. Nuova tappa (ancora in Croazia), vecchie abitudini: alla fine della Prva Hrvatska Nogometna Liga (il massimo livello del campionato nazionale) le gioie firmate Budimir sono quattordici. Numeri che crescono, come le aspettative. Che Ante però, a causa del poco impiego, non rispetta. Cinque reti in tre presenze lo score del secondo anno nella capitale, che lo costringono a mettere ancora mano al navigatore e ad impostare una nuova destinazione: il paese da raggiungere questa volta è la Germania, Amburgo. La maglia da indossare quella dell'FC St. Pauli, squadra militante nella Zweite Liga (la seconda divisione del campionato tedesco). Nelle diciannove partite giocate in campionato però Ante non va mai a segno, in coppa la rete realizzata è soltanto una. Per "Il Mandzukic dei poveri", come viene soprannominato in patria per la somiglianza nello stile al connazionale della Juventus, è il periodo più difficile.
Nonostante la stagione storta, c'è però chi decide di puntare ancora forte su di lui. È il ds Peppe Ursino, uno dei grandi protagonisti della scalata del Crotone dai campionati dilettantistici alla Serie A, che porta Budimir (in prestito) in Calabria, per l'ennesima scommessa andata a buon fine. Il cambio d'aria e la fiducia di Ivan Juric fanno il resto: Ante torna a fare quello che non ha mai smesso di saper fare, gol. A inizio campionato contro il Novara il primo in maglia rossoblù, nel San Siro rossonero in Coppa Italia invece quello dall'emozione più forte. Tunnel a Zapata, sinistro all'angolino e Abbiati che può solo raccogliere il pallone finito in rete. Cinquemila tifosi del Meazza che esplodono, strada verso la Serie A che s'illumina. La destinazione? Quasi raggiunta. Le settimane passano, i gol aumentano (sedici a fine campionato) e i chilometri diminuiscono. Gli ultimi da percorrere? Fatti di sorpassi e contro sorpassi, in direzione Genova.
Ad accendersi infatti in queste settimane per l'attaccante croato è stato un vero e proprio derby di mercato tra il nuovo Genoa di Ivan Juric e la Sampdoria ancora di Vincenzo Montella. A spuntarla, il club del presidente Massimo Ferrero, a piazzare il primo colpo del mercato estivo. Pagata la clausola rescissoria di 1,8 milioni al Crotone, Ante Budimir è quindi il nuovo rinforzo in attacco della Sampdoria. Sinistro caldo, giocate da attaccante di razza, centimetri e... testa a disposizione dell'Aeroplanino, non solo in campo. In valigia, nel lungo viaggio da Zenica a Genova, per Budimir infatti non solo scarpette e pantaloncini. Ma anche libri, tanti, perché gli esami di Economia e Commercio - Ante è iscritto alla facoltà di Zagabria - sono tutt'altro che facili. E raggiunto quello della Serie A, l'altro obiettivo lontano dal campo dell'attaccante che parla ben quattro lingue (croato, inglese, tedesco e italiano), si chiama Laurea.
Altri chilometri da percorrere, 'reti da gonfiare' e destinazioni da raggiungere: talento e volontà per riuscirci non mancheranno di certo. Budimir poi in questa nuova avventura potrà contare su di una forza speciale, quella della fede. Nella vita del giovane attaccante croato infatti oltre al calcio e ai libri, spazio alla devozione per chi tre anni fa lo ha portato per la prima volta in Italia. "A Padova, dove sono venuto perché so tante cose della vita di Sant'Antonio. Anche Ante significa Antonio, una cosa che mi è sempre rimasta in testa è la sua vita - le parole di Budimir a Sky Sport - So che qualcuno nel mio cammino mi è stato vicino". Tappa dopo tappa, chilometro dopo chilometro: navigatore impostato, verso quella destinazione chiamata Serie A, pronta a tingersi di blucerchiato.