Era una delle indiscrezioni più chiacchierate degli ultimi giorni: dopo la notizia della possibile esclusione dal Mondiale dell'Ecuador, in tanti si sono chiesti se ci potesse essere una chance di ripescaggio per l'Italia.
A spegnere definitivamente ogni speranza è stato Gabriele Gravina, presidente della FIGC: "Possibilità di ripescaggio in caso di esclusione dell'Ecuador? Zero" ha dichiarato al termine del Consiglio Federale.
Gravina ha spiegato di aver contattato la FIFA per chiarire la situazione e capire se potesse esserci uno spiraglio. La risposta, però, è stata categorica: in caso di esclusione dell'Ecuador, il posto verrà riassegnato all'interno della confederazione sudamericana.
"L'Europa ha 13 posti disponibili e li ha occupati" ha dichiarato. "Se si libererà un posto in Sudamerica andrà una nazionale sudamericana. Abbiamo sentito la Fifa per darci un momento di ebbrezza, la risposta è stata assolutamente negativa. In Qatar avrebbero piacere ad avere l'Italia? Anche noi avremmo piacere. Ma le regole sono queste e noi siamo andati fuori per demerito" ha concluso Gravina.
Mondiale 2022, il caso Ecuador
Nel frattempo, deve ancora arrivare il responso per quanto riguarda la situazione dell'Ecuador. Il caso è nato per una denuncia della federazione cilena, che ha accusato gli ecuadoriani di aver schierato un calciatore... colombiano.
Il giocatore in questione sarebbe Byron David Castillo Segura, nato ufficialmente il 10 novembre 1998 in Ecuador. Secondo l'accusa, però, i documenti sarebbero falsi e Castillo sarebbe in realtà nato in Colombia nel 1995. Il Cile, non qualificato ai Mondiali, ha chiesto dunque che venga assegnata la vittoria a tavolino in entrambe le sfide disputate tra le nazionali nel girone di qualificazione a Qatar 2022 e che l'Ecuador venga escluso dal Mondiale.
Lo scorso 11 maggio, la FIFA ha annunciato di aver ufficialmente aperto un'inchiesta disciplinare contro la federazione dell'Ecuador. La storica qualificazione, dunque, è a rischio. Ma la situazione dell'Italia non cambierà.