Domani la partenza per Verona, oggi l'ultima giornata intera a Coverciano. L'Italia continua la preparazione verso Euro 2016, gli Azzurri tra campo e... conferenze. In sala stampa, è il turno di Marco Parolo che parla dal ritiro della Nazionale: "Io titolare? In questo momento dobbiamo cercare di considerarci tutti titolari, la nostra forza deve essere quella del gruppo. La posizione in campo sarà ininfluente, l'importante è sapere quello che si deve fare. Il lavoro di Conte? Si lavora tanto, ma a me piace. Anche perché nell'ultimo periodo alla Lazio avevo avuto un piccolo infortunio che mi aveva fatto perdere un po' di condizione... Il mister ha sempre tanta carica, una mentalità vincente che ti sprona. E questo si vede in allenamento, siamo sempre esauriti alla fine. L'arma di questa Nazionale? Dobbiamo avere spirito di gruppo e voglia di sacrificarci, abbiamo pochi picchi di talento e tanti grandi giocatori ma deve partire tutto dal concetto di gruppo che è stato poi alla base di tutte le vittorie della Nazionale. Klose stesso mi diceva della forza del gruppo della Germania campione del mondo, come da noi può avere avuto la Juve... Il primo gol in azzurro? Il gol in Nazionale lo vorrei fare, ma non deve essere un'ossessione. Quest'anno ho fatto meno gol, ma sono stato anche sfortunato... Ventura alla Lazio o alla Nazionale? E' un grande allenatore, ha dimostrato tanto. Penso che farà la sua scelta, io gli dico che in entrambi i casi può star bene poi sta a lui scegliere. Una Nazionale scarsa secondo i tifosi? Lo dicono fuori, noi dobbiamo essere consapevoli della nostra forza. Ho sempre guadagnato tutto col sudore, se abbiamo questo spirito tutto è possibile. Solo il talento non può farti vincere. Se poi andremo male, scriverete che siamo scarsi. Ma è più bello sorprendere, magari qualcuno si ricrede... Il centrocampo? In questo momento il mister ci sta valutando tutti dandoci la possibilità di giocare. Siamo quattro mezzali con caratteristiche simili a coppie, possiamo servire tutti. E' la base su cui stiamo lavorando, in ogni ruolo abbiamo quello più difensivo e quello più offensivo. La Lazio? L'attesa è dovuta alla volontà di fare ragionamenti seri e programmare bene per non ripetere l'annata passata. La scelta dell'allenatore sta prendendo tempo perché magari si vuole fare in maniera ponderata e giusta, ci vuole gente di personalità che sappia imporsi nell'ambiente. Mi auguro venga fatta il prima possibile per pianificare subito la stagione, non si possono perdere troppi giorni. Prandelli? Sarei contento, è un allenatore di spessore che ha calcato palcoscenici importanti. In Nazionale ha fatto bene nei 4 anni, con la Fiorentina anche. Penso possa essere un allenatore con la personalità giusta. Insigne? Gli abbiamo fatto gli auguri stamani. Io l'ho visto bene, ha fatto una stagione incredibile. E' uno dei talenti che spiccano, se lo mette al servizio della squadra può essere determinante. Siamo contenti di averlo qua, spero faccia come a Napoli: gol e assist. Magari mi fa fare il primo gol... Il Brasile? Il pre-Brasile aveva visto tanti stravolgimenti all'interno del gruppo. Qui i convocati sono quasi tutti nel giro azzurro da due anni, questo può essere un vantaggio rispetto al Brasile. Le favorite per l'Europeo? La Francia, la Germania, poi tante outsider e ci metto anche l'Italia con Belgio, Spagna e Inghilterra. Noi abbiamo una delle difese più forti del torneo. Un amuleto? Porterò cose per distrarmi: libri, playstation... I giovani? Siamo strani noi italiani, guardate la partita dell'Under 21 contro la Francia... Meritavamo di più. I giovani vengono caricati di troppe responsabilità. All'estero il giocatore viene lasciato più tranquillo invece".