Un vantaggio che poi è andato sciupato e la Juventus esce con i tre punti anche dall'Olimpico. Simone Inzaghi però non rimprovera niente ai suoi, anzi si concentra sulla prestazione e si complimenta con la sua Lazio per quanto dimostrato contro i bianconeri, nonostante la sconfitta: "Quest'anno non ricordo in Italia o in Europa la Juve così in difficoltà. Purtroppo il calcio è crudele, mi dispiace per i ragazzi che non meritavano la sconfitta ma se giochiamo così saremo in lotta fino alla fine.
Ho abbraccio i ragazzi uno ad uno perché hanno fatto una grandissima partita - ha proseguito l'allenatore biancoceleste ai microfoni di SkySport -. Partita negativa solo per quanto riguarda il risultato, l'unica pecca è stata non aver fatto il 2-0. Nel primo tempo abbiamo creato tanto. Ci dispiace ma ho detto ai ragazzi che giocando così ci toglieremo grandi soddisfazioni. Siamo stati bravi, i miei si sono sacrificati, per primi gli attaccanti. Siamo stati compatti. Ma al di là dei moduli e delle strategie, parlo di entusiasmo e motivazioni messe in campo. Abbiamo giocato contro la Juve e non ricordo parate di Strakosha. Sul primo gol è Bernardeschi che ha fatto una grandissima azione. Sul secondo, Lulic non si è accorto che c'era Douglas Costa era in fuorigioco e avrebbe potuto lasciare. Dovevamo noi fare il 2-0, abbiamo avuto tante situazioni. Ci dispiace non aver vinto una gara per noi importantissima e che ci avrebbe dato tanta autostima. Ma con queste motivazioni faremo sicuramente bene da qui alla fine del campionato. Avevo chiesto grandissima personalità. Abbiamo giocatori di spessore tattico. Siamo stati corti e compatti e avremmo meritato almeno il pareggio se non la vittoria per quanto creato. Poi il calcio è strano e crudele, ed oggi è stato così. Al di là dei numeri erano le motivazioni che erano altissime. Non abbiamo concesso niente alla Juventus. Pippo? L'ho sentito dopo la partita e gli ho detto che non ho potuto vederla. Non so come sia la situazione lì ma mi dispiace per lui e se dovesse succedere qualcosa a Bologna sono convito che si rialzerà perché è un campione nella vita ma sopratutto come fratello".