Cinque vittorie consecutive tra campionato e coppa Italia per la Lazio, impegnata domani alle ore 15:00 contro il Cagliari. Prima di partire per la Sardegna, Mister Inzaghi ha parlato in conferenza stampa: “Stiamo vivendo un buonissimo periodo e vogliamo continuare così, mi fa sicuramente felice essere accostati a grandi allenatori del passato. Domani affronteremo una squadra insidiosa. Incontrerò Rastelli, con cui ero compagno nel Piacenza. Lui e Stroppa mi hanno aiutato tantissimo. Quello che mi fa ben sperare è che ho una squadra in grado di cambiare modulo in corsa, chi è chiamato in causa si fa trovare pronto. Domani dovremo fare la partita giusta perchè l’approccio sarà importante”.
La svolta contro l’Inter: “Si, quella vittoria ci ha dato grande fiducia. Però, aldilà di quella partita, ero fiducioso anche da prima che voleva migliorare ogni giorno. Ora siamo in un buon momento, dovremo interpretare le partite in un certo modo. Il Cagliari è un avversario complicato, che ha perso immeritatamente a Firenze. Come sappiamo, nel calcio le insidie sono dietro l’angolo, per il momento l’insidia è il Cagliari”.
Il punto sugli infortunati: “Marchetti non partirà, così come Bastos che ha accusato un risentimento alla coscia, abbiamo deciso di non rischiarlo. Felipe Anderson ha una vescica sotto il piede, sente dolore nonostante la fasciatura. Partirà e penso che domani giocherà. Gli infortunati col Torino sono tutti recuperati convocati”.
In molti lasceranno Formello per aggregarsi alle Nazionali: “Sono contento per loro, che stanno bene fisicamente e mentalmente. Peccato perchè stavamo andando forte”.
Sullo scontro diretto contro il Napoli: “Dobbiamo pensare partita per partita. Ci sono prima due trasferte, quella col Sassuolo ci sarà poco tempo per prepararla. In questi giorni però pensiamo solo al match di domani”.
Keita importante per la squadra: “E’ un valore aggiunto, sapevo avrebbe raggiunto la doppia cifra. Può giocare dall’inizio, può fare la differenza a gara in corso. Deve continuare a divertirsi. Lui è sempre positivo, sorridente, sono contento di lui, ci può dare una grossa mano. Così come con gli altri compagni. Biglia ad esempio contro il Torino ha stretto i denti da grande capitano, nonostante avesse un ginocchio che era il doppio dell’altro. L’ho sostituito a quindici minuti dalla fine, non perchè abbia chiesto il cambio, ma perchè l’ho deciso io”.