Stefano Vecchi la sua "tripletta" particolare l'ha centrata. Esordio in serie A, in Europa e scudetto Primavera: anno fantastico per l'allenatore bergamasco. Domenica, dopo la vittoria sulla Fiorentina, Vecchi si è concesso un'esultanza in stile Mazzone.
"In quel momento mi sono liberato di un bel peso" - si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport - "Erano tre anni che lavoravamo per questo traguardo. E poi l’ultimo mese per me e il mio staff è stato molto duro e pesante, ma altrettanto stimolante. Spalletti? Mi ha telefonato prima della partita per farmi un in bocca al lupo, dicendomi che avrebbe guardato la partita dalla tv. Nelle precedenti, invece, erano venuti a vederci alcuni membri del suo staff. Quindi, indirettamente le ha viste anche lui. Probabilmente ci incontreremonei prossimi giorni. Faremo un punto sui ragazzi della Primavera, ma anche due chiacchiere sulle ultime partite in cui ho allenato la prima squadra".
Consigli per gli acquisti dalla Primavera... "Credo che Spalletti e il suo staff si siano già fatti un’idea del nostro gruppo. Non penso debba dargli suggerimenti. Pinamonti? Ha fatto benissimo all’andata, poi tra impegni con la prima squadra e le Nazionali ha saltato un po’ di gare. Ma alle finali è stato decisivo nel lavoro di sacrificio, dimostrandosi un giocatore completo. Il gol contro la Fiorentina è stato fantastico. Ha tutto per giocarsi le proprie carte in prima squadra. Emmers? All’inizio rispetto ad altri era un po’ più indietro fisicamente. Ma poi nel girone di ritorno è diventato indispensabile. Abbina qualità e quantità da grande giocatore".
Zingho Vanheusden andrà con ogni probabilità in ritiro conSpalletti: "Credo ci stiano pensando. Quello di Zinho è un profilo sicuramente valido e importante. In Primavera ha migliorato tanto la fase difensiva e ha giocato delle finali da fuoriclasse". Sulla prossima Youth League: "Una manifestazione curiosa, stimolante e prestigiosa. Anche per questo dovremo costruire una rosa un pelo più lunga perché avremo tanti impegni. Vediamo se possono rimanere dei ’98 come Gravillon e Rivas. Vogliamo essere competitivi in tutto".
Momenti più belli alla guida della prima squadra: "Ho provato emozioni continue. La prima vittoria contro il Crotone resterà indimenticabile, ma anche l’atmosfera vissuta a Southampton, in uno stadio con 40 mila spettatori. E la vittoria a Roma con la Lazio, di prestigio. Insomma, per me è stata un’esperienza fantastica". Futuro: "Abbiamo chiuso al meglio il primo triennio. Ora concentriamoci sul secondo. La società mi ha sempre dimostrato stima e fiducia. L’obiettivo comune è rendere grande l’Inter".