Incredibile, sorprendente e, al tempo stesso, unica. Non ci sono aggettivi più azzeccati per descrivere Inter-Udinese, anticipo della 35esima giornata di serie A, andato in scena ieri sul prato di San Siro. A rimanere impressi a futura memoria non saranno i due gol del redivivo Jovetic o la prima rete in nerazzurro di Eder, bensì un primato che attendeva solo di essere centrato. La gara infatti tra gli uomini di Mancini e quelli di De Canio passerà alla storia come la prima ad essere iniziata con 22 stranieri in campo. Nessun azzurro a sgambettare sulla soffice erba dello stadio milanese, una sconfitta del football made in Italy attesa e, purtroppo, arrivata.
Non poteva che essere "l'Internazionale" a battere questo record, essendo la squadra nerazzurra davvero povera di giocatori italiani in rosa: Santon, D'Ambrosio, il portiere di riserva Berni e l'azzurrabile Eder (che però è brasiliano...). Non ha niente da invidiare, sotto quest punto di vista, nemmeno l'Udinese che può contare solo su quattro giocatori nati nel Belpaese: Di Natale, Lodi, Pasquale e Meret. La tv di casa Conte sarà rimasta spenta per larghi tratti del match, dal momento che il primo giocatore azzurrabile entrato in campo è stato Giovanni Pasquale, inserito da De Canio solo a quattordici minuti dalla fine.
Era già successo che l'Udinese si schierasse con una formazione fatta di soli stranieri, ma il Napoli, suo avversario qualche settimana fa, aveva in campo Insigne (oltre al naturalizzato Jorginho), rimandando a ieri questo non esaltante primato. E chi è stata in Italia la prima a schierarsi con undici stranieri? Risposta esatta, sempre l'Inter che, nel 2006, contro la Juventus scese in campo con: Julio Cesar in porta, Burdisso, Cordoba, Samuel e Zanetti in difesa, Cambiasso, Figo, Stankovic e Veron in mezzo al campo, Martins e Adriano davanti. Stranieri pure i subentrati: Kily Gonzalez, Cruz e Recoba, come a rivendicare un primato legato a doppio filo con la denominazione della società.
Nella storia dei cinque campionati più importanti d'Europa, però, non è la prima volta che una gara inizi con 22 stranieri in campo. Nel 2009 in Premier League, infatti, un Portsmouth-Arsenal iniziò senza nessun inglese sul terreno di gioco, con il gallese Ramsey unico britannico, ma non eleggibile per la Nazionale dei Tre Leoni. Una corsa all'esterofilia che prosegue senza sosta, il tutto a pochissime settimane dall'Europeo: urgono contromisure, di questo passo il declino del football italiano è destinato ad aumentare piuttosto che a diminuire.