Si respira ottimismo, in casa Inter, dopo un weekend che ha rilanciato le speranze di Champions del club nerazzurro. Una contentezza che si riscontra anche nelle parole del presidente Erick Thohir, che ha rilasciato una lunga intervista a Inter Channel.
Il patron ha cominciato dalla bella gara di ieri disputata dall’Inter. “Voglio ringraziare i tifosi innanzitutto, è importante rimanere vicini alla squadra in un momento del genere. E’ stata senza dubbio una delle migliori prestazioni dell’Inter, molti giocatori hanno fatto bene, come Kondogbia. Crediamo in lui per il futuro, ha solo bisogno di ambientarsi. Anche Brozovic è un pezzo importante della nostra squadra, per corsa e duttilità; lo ringrazio personalmente. Icardi è molto continuo, ha solo 23 anni eppure ha fatto 51 gol in 101 partite; in coppia con Jovetic può essere letale. I ragazzi devono sentirsi orgogliosi di indossare questa maglia: Miranda, Medel, Icardi sono esempi da seguire” ha ammesso Thohir.
Nonostante la sconfitta con il Torino di tre giornate fa, l’Inter è ancora in corsa per il terzo posto. “E’ il bello della Serie A, tutto cambia velocemente. Abbiamo guadagnato due punti, è importante mettere pressione alle avversarie. Dobbiamo trovare la continuità e il gioco: possiamo ancora raggiungere il nostro obiettivo, mancano ancora cinque partite” ha proseguito il presidente.
Sulle voci di un’eventuale cessione a una proprietà cinese, Thohir è più critico e smentisce: “I giornali scrivono sempre cose diverse in Italia. Io sono qui da due anni e con l’aiuto di Moratti cerco di ricostruire la squadra: non c’è l’intenzione di cedere le quote di maggioranza; se avremo la possibilità di avere un partner strategico che ci aiuti, perché no? Dobbiamo essere aperti. Le entrate crescono, le prestazioni in campo migliorano e abbiamo un’ottima squadra guidata da un ottimo allenatore. Stiamo crescendo sia dal punto di visto sportivo che commerciale. Voglio che l’Inter torni ad essere grande, ma è un processo, per questo diciamo che è un piano quinquennale. Ci stiamo espandendo in Cina, Indonesia, Arabia Saudita, Brasile e Argentina. Non so perché i giornali parlino di rapporti difficili con Mancini e di una prossima bancarotta”.
Per il futuro, inoltre, Thohir traccia la strada da seguire. “Vogliamo uno stadio tutto nostro, ma ora anche il Milan vuole lavorare con noi: non c’è niente di strano a condividere lo stadio. L’importante è migliorare e crescere, per rendere l’Inter ancora più forte in ambito sportivo e commerciale. Sarò a Milano per la gara con l’Udinese (si giocherà sabato 23, ndr) per supportare la squadra e per seguire poi i lavori alla Pinetina. Non sono a Parigi per incontrare Nasser Al Khelaifi (proprietario del PSG, ndr), che è mio amico e ci supportiamo, ma per altri impegni personali. E’ bello essere vicino ai giocatori, tornerò anche a maggio” ha concluso il presidente dell’Inter.