Intervenuto ai microfoni di Sky Calcio Show, Luciano Spalletti ha commentato la vittoria sul Verona (3-0), arrivata grazie ai gol di Icardi e Perisic. Proprio l'attaccante argentino il primo argomento affrontato: "Sono convinto che Icardi verrà convocato da Sampaoli perché è un grande calciatore, porta a casa tutto ciò che gli si mette a disposizione. Messi decide chi chiamare con l'Argentina? Mi metto nei panni dell'allenatore e non ci starei se un giocatore dovesse dirmi chi convocare. Poi certo, detto tra noi, a me ogni tanto fa piacere se lo lascia a casa per rifiatare".
Poi si passa a parlare della partita: "Abbiamo avuto un impatto forte, l'abbiamo subito indirizzata come volevamo e poi gestita molto bene in certi momenti, mentre in altri siamo stati leziosi. Abbiamo concesso pochissimo, abbiamo avuto sempre equilibrio e la testa accesa: una prestazione importante. Rafinha? Un calciatore che nello stretto sa uscire palla al piede - prosegue Spalletti - e che sa quando giocare lungo o corto. Ma anche Brozovic sta facendo bene nella nuova posizione, dandoci quella pulizia e qualità che ci sarebbero servite prima".
Il periodo buio sembra alle spalle: "Ma non abbiamo perso mai la rotta, perché pur non vincendo partite da vincere, abbiamo fatto gol e ne abbiamo perse poche. La squadra faceva vedere che molte cose andavano bene e paradossalmente è stato difficile capire su cosa intervenire.
Chiaro che per avere aspirazioni importanti bisogna portare a casa i tre punti. Ora sto vedendo qualcosa di meglio, un po' per le qualità dei giocatori e un po' per qualche soluzione tattica, queste partite le abbiamo fatte in una maniera corretta".
Infine, un commento sull'addio di Sabatini e sul proprio futuro: "Mi dispiace, lo conosco bene e siamo legati, ha qualità e spessore ed è uno di quelli che determina. Ma lui ha un carattere forte, impulsivo e veloce nelle sue scelte.
L'Inter è una società forte al di là di quello che è successo. Io ho un contratto di due anni e l'anno prossimo sarò l'allenatore di questa squadra".