Di derby ne ha giocati eccome. Anche a Milano, dove il primo dicembre 1985 segnò una doppietta: "L’unica gioia in rossonero. Quell’anno le ginocchia mi tormentarono, ma segnare due gol a San Siro fu una grande emozione". A raccontarlo in esclusiva alla Gazzetta dello Sport è Paolo Rossi. Quella partita poi finì 1-1 e il Milan terminò la stagione al settimo posto. Non benissimo insomma, ma da allora di cose ne sono successe eccome. Ed ecco che adesso da una parte c'è Gattuso, dall'altra Spalletti, di nuovo contro: "Sono due squadre in ascesa - ha continuato l'ex attaccante - ma chi perde il derby perde il treno, la scia giusta per provare a risalire la classifica. Soprattutto si interromperebbe un percorso di crescita"
Con il Milan gioca un certo Higuain: "Il migliore 9 al mondo dopo Ronaldo e Messi". E se lo dice Paolo Rossi..."Segna da dentro e da fuori l’area, gioca per la squadra, fa i movimenti giusti. Non gode della considerazione dei fuoriclasse perché ha sbagliato qualche finale, ma il suo potenziale è superiore a quello di Lewandowski, Aguero, Kane. Neymar e Cavani, invece, non sono 9 classici". E Icardi non è sul podio? "Per adesso no anche se ha grandi spunti e segna. Però partecipa poco al gioco. Fortissimo, ma non è il mio preferito. E non credo che sia destinato a un’evoluzione tattica: il suo stile è quello".
A comandare la classifica c'è la sua Juve. 11 i gol in 18 partite di Champions con i bianconeri per Pablito: "I bianconeri sono dei un'altra categoria. Sono prepotenti, ogni anno che passa aggiungono qualche tassello in più. Champions? È l’anno giusto, non c’è una squadra più forte. E' una squadra completa, che trasmette una netta impressione di superiorità".