"Rinnovo? E' tutto semplice. Io voglio rimanere nell'Inter e l'Inter vuole che io rimanga". Gary Medel giura amore ai nerazzurri. Il "pitbull" crede nella qualificazione alla Champions e nella possibilità di alzare presto un trofeo al cielo con i milanesi: il futuro è alla Pientina. Tutto passerà anche da Inter-Roma, sfida quasi decisiva per il terzo posto inseguito dai nerazzurri.
"Quanto è alto Dzeko? Non lo so (192 centimetri) ma di certo è più alto di me" - si legge nelle pagine del Corriere dello Sport - "Il problema non è l’altezza, ma il fatto che Dzeko è un grande giocatore, uno che sta segnando parecchio e contro il quale non puoi sbagliare niente. Per controllarlo ci vorrà massima concentrazione. Nainggolan? A livello di grinta e intensità che mettiamo in campo ci assomigliamo. Nainggolan è un giocatore che mi piace tanto, un leader, un guerriero che la squadra segue perché vede che dà tutto. Come me? Vero, neppure io mi risparmio mai. Sta facendo una grande stagione ed è molto pericoloso anche sotto porta, ma a me basta che l’Inter vinca. Anche se non faccio gol, è lo stesso".
Sulla Roma: "E’ una squadra forte che gioca un calcio bello e offensivo. I giallorossi puntano a vincere ogni incontro perché hanno elementi di notevole qualità. Speriamo di riuscire a fermarli. La forza della Roma sono gli esterni, sia quelli di centrocampo sia quelli d’attacco: sono velocissimi e dovremo fare attenzione. Totti? Non lo conosco come persona, ma è un giocatore top che ha fatto molto per la Roma e per la nazionale italiana. Io ho vinto due volte la Coppa America ed è stata una doppia soddisfazione che ho voluto ricordare facendomi un tatuaggio per gamba, ma lui ha alzato la Coppa del Mondo, un trofeo che non ha eguali. Lo invidio. Champions? Se vinceremo la classifica potrebbe diventare molto interessante, ma i tre punti aumenterebbero anche la fiducia che abbiamo dopo tutti i risultati importanti collezionati negli ultimi due mesi".
Qualificazione alla Champions, dunque, ancora possibile: "Il Napoli e la Roma stanno correndo forte e, esattamente come noi, vincono sempre. Purtroppo a livello di classifica non si nota a pieno il grande lavoro che Pioli ha svolto da quando è arrivato. Io sono fiducioso perché vivo la vita con una mentalità positiva. Basta un loro passo falso delle altre e saremo lì. Speriamo che succeda presto. Pioli? E' bravissimo a caricare il gruppo e mi ha colpito la sua abilità a trasmettere una mentalità vincente a tutta la rosa. I cartelli che attacca li leggo e mi piacciono anche se io sono uno che di motivazioni ne ha sempre parecchie. Ruolo? Non fa differenza. Da anni con il Cile faccio il difensore, sia a tre che a quattro, mentre nell’Inter sono stato utilizzato due stagioni da centrocampista centrale. Io gioco dove serve. Concentrazione, huevos (attributi) e rapidità nelle ripartenze e nella circolazione della palla".
Gagliardini? Solo complimenti da Medel: "Roby è giovane, ma è già un grande centrocampista. E’ molto più maturo rispetto a quelli della sua età e credo che sia arrivato all’Inter nel momento giusto. Può darci una grossa mano. L'Inter ha preso uno dei migliori giocatori in prospettiva della Serie A. La nuova proprietà sta lavorando molto bene, ha grandi ambizioni e ci sta supportando in tutto. Adesso sta a noi continuare a rendere come negli ultimi due mesi e mezzo sul campo". Capitolo mercato: "Non parlo di altre squadre e non so se qualcuno mi ha cercato o no. Il mio sogno è sempre stato quello di venire all’Inter perché volevo vincere qui. Adesso che ci sono, non ho intenzione di andarmene. La trattativa per il rinnovo del mio contratto è molto semplice: l’Inter vuole che resti e io voglio stare qui perché sono felice a Milano. Il mio agente arriverà dopo Inter-Roma e parlerà con i dirigenti. L’obiettivo è trovare in tempi rapidi un buon accordo che soddisfi entrambe le parti".
Il "pitbull" sperava di arrivare prima in Champions: "L’Inter è una delle più grandi società al mondo e quando indossi questa maglia devi sempre vincere perché l’Inter è... l’Inter. Io mio obiettivo era ed è quello di regalare un trofeo alla nostra gente perché lo merita. Non nascondo che mi sarebbe piaciuto andare immediatamente in Champions o vincere qualcosa, ma nel calcio ci vogliono pazienza e progetti a medio-lungo termine quando una formazione vuole tornare a vincere dopo un ricambio generazionale". Alexis Sanchez all'Inter? "E' un giocatore che tutti conoscono, uno di quegli attaccanti che tutti i top club cercano. Non so quale sarà il suo futuro, ma se mi chiederà informazioni sull’Inter, gli dirò che qui c’è un grande gruppo, un allenatore molto bravo e una dirigenza che ha fame di vittorie. Un progetto come questo non si trova ovunque".