Sono bastate tre partite a Martín Satriano per attirare l’attenzione di Simone Inzaghi. Il giovane attaccante uruguaiano ha segnato nove reti nelle tre gare di pre-campionato, due delle quali contro Lugano e Crotone. Prestazioni da protagonista che gli stanno facendo guadagnare sempre di più la fiducia dell’allenatore dell'Inter: “È un ragazzo interessante che si impegna ogni giorno dandoci dentro in allenamento – ha detto Inzaghi –, si sta meritando il minutaggio che gli ho concesso”.
Il no all'Arsenal per i nerazzurri
Nato nel 2001 a Montevideo, in Uruguay, ha voluto fortemente i nerazzurri a gennaio del 2020, come ha rivelato il suo agente Nick Maytum: “All’epoca ha rifiutato Arsenal e Cagliari: l’Inter è l’Inter. Era molto emozionato all'idea di firmare, nonostante abbia dovuto cambiare continente e stile di vita fin da giovanissimo”. Antonio Conte aveva già in visto in lui quelle potenzialità che si stanno confermando quest'estate e l'aveva portato in panchina per tre gare di A lo scorso ottobre, Milan, Genoa e Parma: "Lo ha aiutato molto. Ha imparato a muoversi in campo per creare spazi e opportunità in tutti i ruoli dell'attacco".
Satriano, infatti, è arrivato in Italia con ancora vent’anni da compiere e senza aver mai giocato una partita in prima squadra. Con il Nacional, infatti, ha fatto tutta la trafila delle giovanili da capitano, ma non ha mai avuto l’opportunità di debuttare con i più grandi.
I suoi idoli, il paragone con Ibra e gli insegnamenti di Lautaro
Poco male, visto che uno dei responsabili delle giovanili del Nacional l’ha definito come “il migliore talento della sua generazione in Uruguay”. In patria l’hanno anche paragonato a Ibrahimovic. Il motivo? Una delle sue specialità dell’adolescenza è stato il gol da centrocampo.
Il suo idolo, però, non è il fuoriclasse svedese: “Ho sempre ammirato molto la tecnica di Ronaldinho, così come quella di Riquelme. Oltre, ovviamente, a Luis Suarez”, ha raccontato. Come il suo connazionale, spera di imporsi in Europa e per farlo non si perde nemmeno un consiglio di quelli che sono i suoi compagni in nerazzurro: “Mi ispiro a Lautaro, è uno dei migliori giocatori dell'Inter. Anche lo scorso anno ad Appiano Gentile l'ho seguito da vicino durante gli allenamenti per imparare il più possibile”.
Oltre che da Lautaro, ora Satriano ha l’opportunità di imparare anche da due come Lukaku e Sanchez e, dopo le 15 reti in 36 presenze in due stagioni con la Primavera, l'obbiettivo è salire nelle gerarchie di Inzaghi. Per ora è il quarto attaccante dell’Inter, ma la tradizione parla chiaro: i sudamericani nel reparto offensivo nerazzurro hanno sempre avuto il loro peso, e lui non vorrà certo essere da meno. Sarebbe anche un passo verso il coronomento del suo sogno: quello di giocare i Mondiali del 2022 con la maglia della Celeste.