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Data: 19/02/2016 -

Inter, Mancini: "Possiamo ancora arrivare al terzo posto. Ritiro? Non è stato punitivo"

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Invertire la rotta e prendersi i tre punti con la Sampdoria domani sera. Questa è la volontà di Roberto Mancini, che ha parlato alla vigilia della delicata sfida contro i blucerchiati: “Dopo la partita contro la Fiorentina abbiamo preferito non parlare, non ho letto nulla e non so cosa sia stato scritto. In Italia funziona così: quando vinci sei il migliore e quando perdi il peggiore. Tutti gli allenatori si arrabbiano… tranne Eriksson!  Poi se mi arrabbio voi giornalisti vendete di più. So che se le cose non vanno bene, si riesce a tirare fuori qualcosa di più. Il ritiro? Niente di punitivo, lo abbiamo fatto per lavorare di più e meglio. Dobbiamo ritrovare la tranquillità e la consapevolezza di quello che abbiamo fatto. Abbiamo lavorato bene e ce la giochiamo ancora per arrivare in Champions League: abbiamo perso due partite nel ritorno, non sei". Parlare di meno e correre di più, il 'Mancio' approfondisce il discorso terzo posto: “Se saremo terzi tra cinque partite allora si tornerà a parlare bene di noi. Se potessi non la farei neanche la conferenza stampa. Bisogna lavorare e dare il massimo perché solo così possiamo uscire da questo momento. Possiamo ancora arrivare al terzo posto. Tutte le partite sono delicate a partire da quella di domani con la Samp". L’ex allenatore di City e Galatasaray si è poi fermato sui singoli della formazione nerazzurra: “Palacio è un giocatore straordinario, e sicuramente un esempio per quello che fa. Riesce sempre a dare il massimo nonostante l’età vada avanti. Eder è stato un grande acquisto, si impegna e dà tanto alla squadra anche se non arrivano i gol. Telles invece ha grandi potenzialità e per il suo riscatto ne riparleremo; Nagatomo invece poteva andare a giocare in Premier League ma ha deciso di rimanere perché ama l’Inter. Per quanto riguarda Melo, mi auguro che torni a dare il contributo che dava ad inizio stagione.”


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