"E' stata un'emozione forte segnare il primo gol con l’Inter davanti al pubblico di San Siro, ai nostri tifosi. Lo aspettavo da tempo, ho lavorato perché succedesse: è solo l'inizio, devo fare tanto di più". È un Keita Baldé carico e fiducioso quello intervistato da Sky Sport dopo la doppietta al Frosinone. La sua Inter, attesa dal posticipo domenicale dell'Olimpico contro la Roma di Eusebio Di Francesco, è chiamata a dare un segnale dopo la sconfitta - arrivata senza aver sfigurato - di Wembley, col Tottenham. Un trasferimento, quello a Milano, fortemente voluto dal prodotto della cantera del Barcellona, che dopo un inizio un po' titubante sta cominciando a prendersi il proprio posto nelle rotazioni di Luciano Spalletti. "L'Inter è una grandissima società e questa maglia non è per tutti, ha storia e un peso importante, San Siro è uno degli stadi migliori al mondo: sono fiero di giocare qui. È molto importante, soprattutto per noi giovani, che Spalletti consideri tutti titolari. Dobbiamo sempre essere tutti pronti, sia dal 1’ che da subentrati".
"A tutti piace giocare, ma bisogna lavorare e aspettare il proprio momento. La gente si focalizza un po' troppo sui numeri, il mio obiettivo per la stagione è dare il massimo nell'impegno e nel gioco, aiutando i compagni. I gol e gli assist poi vengono di conseguenza". Nessuna frenesia dunque per Keita in termini di statistiche, che pure gli sorridono dopo l'ultimo turno di campionato.
"Sarà strano affrontare la Roma avendolo già fatto ai tempi della Lazio: ora sicuramente vivrò il mio piccolo derby - ammette l'ex biancoceleste -, e farò di tutto per segnare. Schick? Essere giovani in una grande squadra prevede un periodo di adattamento, io sono arrivato giovanissimo alla Lazio e ci ho messo tempo a trovare i miei spazi, giocando anche con grandi campioni come Klose. A 18 anni scendi in campo senza pensieri, poi si matura. Schick ha qualità, è un bravo giocatore e deve rimanere forte di testa".
"Siamo un gruppo forte, compatto, abbiamo chiari quelli che sono i nostri obiettivi". Così Keita analizza il cammino dell'Inter in Champions League, partendo dal match disputato a Londra. "Sinceramente, la gente avrebbe firmato a inizio stagione per essere dove siamo con il girone che è uscito. A Londra abbiamo fatto la partita, anche se alla fine l'abbiamo persa: ora dobbiamo lottare al massimo con il PSV, poi vedremo quello che succederà. La trasferte con Juve e Roma? Neanche loro saranno contenti di affrontarci, noi ci faremo trovare pronti: abbiamo una rosa lunga e siamo preparati per ogni battaglia".