La prima vittoria in campionato è arrivata, ora l'Inter di Frank de Boer può iniziare a pensare all'Europa League. Domani l'esordio, a San Siro, contro gli israeliani dell'Hapoel Beer-Sheva, ne ha parlato in conferenza stampa proprio l'allenatore nerazzurro: "Noi vogliamo vincere tutte le partite. Tre punti sarebbero estremamente importanti, non conosco bene i nostri avversari ma i video possono aiutare. Rispettiamo l'Hapoel, sono arrivati vicini alla Champions League: quando elimini l'Olympiakos e rischi di farlo anche con il Celtic vuol dire che c'è qualità in squadra. Dobbiamo prendere questo impegno con molta serietà".
L'olandese torna poi sulla vittoria di Pescara: "Abbiamo controllato la gara per molto tempo, creando molte occasioni. Purtroppo questo non basta e dobbiamo ancora migliorare tanto. La partita con la Juventus? La gara più importante è sempre la prossima, siamo completamente concentrati sull'Europa League". Poi su Icardi: "E' bello avere in squadra un giocatore come lui, è il finalizzatore, ma c'è chi deve creare. Deve dimostrare di essere importante, in campo come in allenamento". Frank de Boer parla anche di Mirabelli: "Non è mai bello simpatico quando qualcuno se ne va in un'altra squadra, soprattutto in club così vicino. E' una scelta che rispetto, abbiamo molta qualità nel nostro scouting".
Ad accompagnare de Boer in conferenza stampa c'è capitan Mauro Icardi: "In una squadra ci sono tanti leader, a volte si dice che dovrei esserlo io, ma siamo in parecchi. Io gioco in attacco, faccio gol, ma poi in campo lavoriamo in undici, ognuno ha le sue responsabilità. Non ho detto che non mi voglio caricare la squadra sulle spalle. Quando segno è perché ognuno ha fatto il suo lavoro, siamo in 25 giocatori e tutti vogliamo dare un contributo. Tutti devono dare qualcosa in più, non solo chi fa la differenza in una partita. La nazionale? Se ne parla troppo, le scelte spettano all'allenatore. Quando deciderà di chiamarmi io sarò pronto, voglio dare di più per convincerlo".
Il capitano nerazzurro parla poi del suo collega Gonzalo Higuain: "Vale tutti i soldi che ha speso la Juventus, ha segnato 36 gol. Il mio prezzo lo decide la società, se supererà i 100 milioni lo decideranno i dirigenti, io sarò contento di rimanere all'Inter". Sul sistema di gioco: "Mi trovo bene con il 4-2-3-1, ci sono giocatori di qualità che ti possono mandare in porta con un passaggio. E' importante avere dietro tre giocatori da assist. Ma comunque non sono l'allenatore, quindi non scelgo io il modulo. Il paragone con Ronaldo? Non c'è paragone, è stato il miglior attaccante. Mi farebbe piacere alzare una coppa, voglio vincere con questa squadra". Domenica a San Siro arriva la Juventus: "E' giusto che se ne parli, ma siamo dei professionisti e dobbiamo pensare all'Europa League. L'Hapoel? Ho visto un pezzo della loro partita, gli piace giocare il pallone, non hanno paura. Noi possiamo metterli in difficoltà se seguiamo ciò che ci dice l'allenatore e recuperando palla in avanti".