Un punto per consolidare il terzo posto. L'Inter non va oltre lo 0-0 con l'Atalanta, ma i nerazzurri rimangono a più cinque dal Milan e dai ragazzi di Gasperini. Insomma, se il campionato dovesse finire oggi, sarebbe Champions League. E' stata anche la sera di Mauro Icardi, tornato a San Siro due mesi dopo l'ultima volta: "Ma di lui non voglio parlare - taglia corto Spalletti a Sky Sport nel post gara - questo non era il suo giorno, ma quello dell'Inter, a cui do il massimo dei voti. Icardi deve far bene per la squadra, deve correre verso i compagni per palleggiare senza andare a prendersi sempre gli spazi per il gol, proprio come fanno tutti gli attaccanti completi del nostro campionato e non solo. Ma, oltre a lui, ci sono anche gli altri. Posso e voglio parlare di loro".
Uno di questi, per esempio, è Perisic: "E' partito male, poi piano piano ha acceso il motore e ha fatto quello che doveva fare. Purtroppo nella gestione ogni tanto ci incasiniamo da soli, la semplicitàa ci sembra inutile ma a volte è ciò che fa muovere la squadra avversaria". Chiosa anche sull'infortunio di Brozovic: "Si è fatto male al muscolo, sicuramente per la prossima non ci sarà". Conclusione sulla squadra in generale: "Io passo dalla prestazione della squadra, non dai risultati. Io sono sereno se la squadra gioca un buon calcio, non vado dietro al gol tanto per osannare o ammazzare qualcuno. La squadra ha giocato bene, per cui io sono serenissimo".