Pomeriggio social per Antonio Candreva, che si è sottoposto alle domande dei tifosi nerazzurri arrivate su Twitter, a tre giorni dal derby di Milano in programma sabato 15 aprile alle 12:30. Tanti i temi toccati e gli argomenti sui quali l'ex esterno della Lazio ha risposto: "La mia prima stagione qui? Posso fare meglio, dopo i problemi all'inizio ci siamo assestati e ora bisogna fare un finale di campionato all'altezza di questa società". Un finale di stagione che comprende, soprattutto il derby contro il Milan: "Tutti i tifosi lo aspettano, forse le due gare più sentite della stagione. Ma anche noi giocatori lo aspettiamo e vogliamo far gioire i nostri tifosi. Un ricordo dell'andata? Ho sentito i brividi, ma tra tre giorni giocheremo in casa e lo sentirò di più. Il gol è sicuramente un ricordo positivo, ma lo sarebbe stato ancor di più se avessimo vinto. L'esultanza se dovessi ripetermi sabato? Sono istintivo, quindi non so. Ma pensiamo prima a farlo, il gol... A differenza del derby di Roma qui la gente va allo stadio assieme. Una rivalità diversa, ma in campo la pressione si sente a prescindere."
Dall'attualità al passato, agli idoli, i ricordi e anche il Candreva fuori dal campo, anche quando smetterà: "Nel tempo libero mi piace andare al cinema e stare con mia figlia, che ha 8 anni e suona già l'arpa. Idoli da bambino? I giocatori di qualità, che mandavano in porta i compagni. I trequartisti, come Zidane. Se invece dovessi scegliere un nerazzurro del passato con cui giocare direi Ronaldo, il Fenomeno. Ma ci sarebbero anche Baggio, Sneijder, Stankovic... Come mi vedo tra 15 anni? Ora sono un po' confuso, ma mi piacerebbe fare l'allenatore." Spazio anche per i gusti culinari: "Cacio e pepe, carbonara o amatriciana? L'ultima. Ma non la so cucinare!"
Il futuro dell'Inter, da qualche mese ormai, è legato a quello della Cina. E in estate i nerazzurri saranno in tournée lì: "Mi aspetto tanto entusiasmo da parte dei tifosi dall'altra parte del mondo e ci saranno anche amichevoli molto interessanti. Il cibo cinese? Sarei curioso di assaggiarlo, per ora dico solo che mi piacciono i noodles. Se dovessi descrivere la Cina in tre parole? Tecnologia, passione e grandezza".
Soprattutto da quest'anno però è un'Inter sempre più italiana: "Un valore aggiunto, anche per integrare chi viene dall'estero. Gagliardini? Lui si è inserito alla grandissima e deve continuare così. Per quanto riguarda i giovani italiani, siamo in un ciclo positivo, stiamo migliorando e dev'essere un punto di partenza per tutto il movimento? Il più forte giocatore italiano? Ce ne sono parecchi, dico Belotti: mi ha fatto un'ottima impressione al Torino. Io specialista dei cross? No, non ci sono trucchi, né faccio allenamenti dedicati. Arrivato qui mi sono adattato perché abbiamo un centravanti come Mauro in mezzo e questo ti fa venir voglia di mettere il pallone dentro. Anche se dipende sempre dalle partite. Se dovessi descrivere il mio gioco in una parola direi 'disponibile', perché qualsiasi cosa serva per aiutare la squadra a me va bene. Giocare qui è un orgoglio, questa maglia va onorata perché l'Inter è uno dei club più importanti al mondo." In chiusura, un messaggio ai tifosi con tanto di promessa: "Vi chiediamo scusa per le ultime prestazioni, avremo il dovere di rifarci sabato. Tagliare la barba se in futuro dovesse arrivare una vittoria importante? Assolutamente sì!"