Dopo il decimo posto con il suo Vissel Kobe, Andres Iniesta è tornato nella sua Barcellona. Ventidue anni con i blaugrana, e 442 presenze con la prima squadra, oltre ad un palmares da brividi, fanno di lui una vera e propria bandiera del Barcellona. Ha parlato di tanti temi ai microfoni di Marca, sottolineando che non sente nostalgia di casa: "Non sento nostalgia di Barcellona. Sento di avere la forza e la sensazione per continuare a giocare. Per questioni di orario non riesco neanche a vedere le partite".
Poi su Messi: "E' il miglior giocatore della storia, ha tutti i record: testa, dribbling, destra, sinistra. Non ho visto fare a nessuno quello che fa Leo, ed ogni anno migliora. Che fosse quinto al pallone d'oro non è un insulto, anche se per me è il migliore di sempre. Sarebbe brutto dire che è ingiusto che Modric abbia vinto, ha avuto una grande stagione ".
Sugli obiettivi del Barcellona e la figura di Ernesto Valverde: "Non c'è priorità tra campionato e Champions League. Entrambi sono gli obiettivi. Valverde non manca di audacia, condivide la filosofia e il modo di fare il club". Poi sull'ultimo prodotto della Cantera Riqui Puig: "Riqui ha un grande potenziale e deve continuare ad apprendere".
Infine sulla sua esperienza in Giappone e sull'arrivo in Oriente di David Villa, suo ex compagno al Barcellona: "Sono rimasto sorpreso da tutto, dal modo di essere, da ciò che trasmette il calcio, e soprattutto dalla pace. Le persone sono calme e non si stressano. Anche, le sconfitte sono prese in modo diverso. Sono contento per la'arrivo di Villa, eravamo compagni al Barcellona, e questo mi rende molto felice".