La Football Association (ovvero la federazione inglese di calcio) è stata multata di 30 mila euro dalla Uefa dopo Inghilterra-Danimarca.
La decisione della Uefa e i capi d'accusa
In seguito alla seconda semifinale di Euro 2020, la Commissione Disciplinare, Etica e di Controllo della Uefa aveva aperto un'indagine per il comportamento dei tifosi inglesi all'interno dello stadio di Wembley.
I capi d'accusa, confermati nella decisione emanata oggi, erano tre:
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Utilizzo del laser, puntato verso il volto dei giocatori dai propri sostenitori
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Disturbo causato dai propri sostenitori durante gli inni nazionali
- Utilizzo di fuochi artificiali da parte dei propri sostenitori all'interno dello stadio
Una volta accertati i fatti, nel comunicato rilasciato dalla Uefa nel primo pomeriggio di sabato, è stata confermata una multa da 30 mila euro per la federazione inglese.
Il laser puntato verso il portiere danese
Come inquadrato dalle telecamere, durante il rigore battuto da Harry Kane nei tempi supplementari, i tifosi inglesi hanno puntato un laser verso gli occhi del portiere danese Kasper Schmeichel per distrarlo e infastidirlo. Il numero 1 del Leicester, aveva parato il tiro dal dischetto, poi comunque ribattuto in rete dallo stesso Kane, che ha così mandato l'Inghilterra alla finale contro l'Italia.
L'appello di Lineker: "Non fischiate l'inno italiano, è irrispettoso"
Per quanto riguarda le altre accuse, i fuochi d'artificio sono stati accesi dai sostenitori inglesi per festeggiare l'accesso alla finale, mentre l'inno nazionale danese è stato fischiato prima del match.
Su questo ultimo punto, i fischi all'inno nazionale avversario erano già stati criticati da parte della stampa inglese. Fra questi, va notato il tweet di Gary Lineker nei giorni scorsi, ex giocatore e ora opinionista: "Se siete abbastanza fortunati da avere un biglietto per la finale, perfavore, non fischiate l'inno italiano. Sia perchè è un inno bellissimo e vale la pena ascoltarlo, sia perchè è un atto irrispettoso e senza classe".