Non sarà stato catastrofico come il famoso giovedì nero del crollo di Wall Street, ma calcisticamente parlando il weekend degli allenatori italiani all’estero si può definire tutt’altro che indimenticabile. Anzi, weekend nero calza a pennello: meglio voltare pagina prima possibile. Una sola vittoria tra Inghilterra, Germania, India e Giappone: ecatombe per il Made in Italy in panchina.
A tenere alto il nome degli allenatori italiani il solo Antonio Conte in Inghilterra, grazie alla vittoria del suo Chelsea per 2-0 in casa dell’Hull City, firmata Diego Costa-Willian. Non spostandoci dalla corte della Regina poi, ecco i due pareggi del Leicester di Ranieri e del Watford di Mazzarri, rispettivamente per 0-0 contro il Southampton e 2-2 contro il Bournemouth. E' costata carissima, invece, la sconfitta dello Swansea di Guidolin contro il Liverpool dopo l’illusorio vantaggio di Fer: l’allenatore ex Udinese infatti è stato esonerato dopo un inizio di stagione davvero sottotono.
Tempo di prendere il primo aereo per la Germania, direzione Monaco: ad attenderci al gateCarlo Ancelotti, che per la prima volta in stagione non è riuscito a portare a casa i 3 punti in Bundesliga. Anche qui, illusorio il vantaggio di Kimmich per il Bayern, recuperato nel secondo tempo dal Colonia grazie a Modeste. Poco male per il campionato, visto il primato rimasto intatto: un pizzico di preoccupazione, invece, per il fatto che questo pareggio arrivi dopo la sconfitta in Champions contro l’Atletico Madrid.
Cambio continente, poi: ci addentriamo nell’India calcistica. Anche in Asia però, con scarsi risultati: il Chennaiyin FC di Materazzi ha impattato per 2-2 contro l’Atletico de Kolkata, attendendo la sfida di giovedì contro il Delhi Dynamos di Zambrotta. Rimanendo in Asia ma dirigendoci in Estremo Oriente, ecco la nostra ultima fermata in Giappone, con da registrare la sconfitta di Massimo Ficcadenti: l’allenatore del Sagan Tosu ha dovuto soccombere in casa per 3-2 al cospetto del Vegalta Sendai.
Il nostro viaggio finisce qui, col rammarico che non sia stato indimenticabile: poco male, però. Siamo certi che gli allenatori nostrani saranno in grado di voltare pagina prima possibile, come il Made in Italy insegna.
Alberto Trovamala