Quest'anno il Villarreal parla anche italiano, ancor di più. L'anno scorso c'era solo Daniele Bonera dei 'nostri', quest'anno si sono aggiunti anche Roberto Soriano e Nicola Sansone. Un pezzo d'Italia in Spagna, che fa bene e fa parlare di sé. I tre azzurri hanno raccontato la loro esperienza ai microfoni de La Gazzetta dello Sport:
"Dell'Italia ci mancano i ritiri" rispondono tutti. Poi una alla volta. Soriano: "Aboliamo ’sti ritiri!. Qui si vive tutto in maniera più naturale: stai a casa con la famiglia, la fidanzata, dormi e arrivi più tranquillo alla partita. Mi piace molto di più". E Sansone: "Ma tanto tanto. Sei responsabilizzato, il rapporto è di fiducia. Se fai una sciocchezza peggio per te, la paghi sul campo".
Altro che non avete messo in valigia?
Bonera: "Le polemiche arbitrali. Non esistono, o almeno non come da noi".
Sansone: "Al limite è qualcosa che tocca il Madrid e il Barça. Per quanto ci riguarda, zero".
Bonera: "In Italia aspetti il sorteggio dell’arbitro e lo commenti coi compagni. Qui non gliene frega niente a nessuno. Nessuno sa chi è l’arbitro della prossima partita".
Sansone: "In Italia è uno degli argomenti di discussione coi compagni, qui no".
Soriano: "E poi, per quanto visto in queste prime partite, non si va dall’arbitro a far pressione continuamente. La cosa si nota, eccome".
Nicola e Roberto, voi siete cresciuti all’estero. Sentite di avere una mentalità più aperta, che facilita l’adattamento?
Sansone: "Secondo me sì. Però dovreste chiedere a Daniele, l’italiano vero".
Bonera: "Appunto, uno che rimpiange amaramente di essere arrivato qui troppo tardi. Io lo dico ai ragazzi: partite, muovetevi, conoscete, provate".
Sansone: "In Germania si cresce in un ambiente molto aperto, la mentalità è multinazionale, impari ad ambientarti dovunque tu vada e per noi è stato così: siamo andati in Italia e siamo stati bene, ora siamo in Spagna ed è lo stesso. Ti adatti, prendi le cose positive che ti dà ogni situazione, non è che stai lì a pensare a ciò che hai lasciato".
Soriano: "Noi siamo partiti per l’Italia da soli, senza le famiglie, a 18 e 19 anni. Una bella esperienza. E ora siamo qui: se posso dare un consiglio ai ragazzi dico di provare ad andare all’estero".
Voi due, Soriano e Sansone, siete qui perché un club straniero ha deciso d’investire.
Bonera: "Esatto. È che qui spendono. Per Nicola e Roberto il Villarreal ha eguagliato il record, i 14 milioni spesi per il brasiliano Nilmar".
Sansone: "Ci ha consigliati lui alla società… Fortuna che stiamo andando bene, se no era nei guai!”.
Bonera: "Colpisce che una società come il Villarreal spenda tutti questi soldi per due italiani, vuol dire che ci crede, che vuole investire".
E in Italia?
Sansone: "Evidentemente no, altrimenti qualcuno ci avrebbe preso. E nessuno l’ha fatto".
Bonera: "E la cosa deve far pensare. Sono due giovani di 25 anni con alle spalle già una buona esperienza, nel giro della Nazionale. E in Italia non s’è fatto vivo nessuno. Perché?".
Sansone: "Perché si spende solo per gli stranieri".