E’ uno dei trend topic di oggi. #PeaceDay. Perché l’International Day of Peace, fu sì istituita nel novembre 1981 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, ma solo vent'anni dopo fu resa una vera e propria giornata di sensibilizzazione della non violenza, da celebrare proprio il 21 settembre di ogni anno. "Cessate il fuoco", un monito rivolto agli innumerevoli conflitti del mondo e nello specifico, per il 2016, una campagna per appoggiare lo sviluppo sostenibile del pianeta mediante la costruzione di blocchi di pace.
E se, per un attimo, provassimo anche ad applicare anche al calcio un ipotetico #PeaceDay? Cosa ne verrebbe fuori? Sì, perché anche di piccoli conflitti (con le dovute distanze e il rispetto che meritano le vittime di quelli veri e propri) è fatto questo sport. Un rapporto spesso soggetto a incomprensioni, tensioni o liti è quello tra allenatore e giocatore.
Esempi? Quanti ne volete. "Deve dimostrare di esser parte di questa squadra, ha fatto qualcosa che non potevo accettare ma non sarà un problema riprenderlo quando dimostrerà nuovamente disciplina". A parlare è Frank de Boer, l'oggetto della "ramanzina" è Marcelo Brozovic: dopo le due non convocazioni contro Juve ed Empoli, la pace è un po' più vicina, anche perché il giocatore ha voluto comunque mostrare la sua vicinanza ai compagni partendo per Empoli. A quando invece il chiarimento tra Sousa e Bernardeschi? "Lo vedo confuso" aveva detto l'allenatore portoghese. La questione ruota intorno alla voglia di cambiar ruolo e giocare un po' più vicino alla porta del n.10: una pretesa che non è andata tanto giù a Sousa. Risultato? 4 panchine consecutive per Federico, che però contro la Roma è entrato bene: "L'ho visto bene, crescerà". Pace fatta con maglia da titolare in arrivo, stasera con l'Udinese?
Non solo Serie A però. In Premier League, Guardiola è alle prese con il caso Yaya Touré: dopo averlo escluso dalla lista Champions è stato attaccato dall'agente dell'ivoriano, Selcuk, secondo cui Pep ha umiliato il suo assistito. "Yaya Touré non giocherà per il Manchester City fino a quando non si scuserà per i commenti fatti dal suo agente dopo l'esclusione dalla lista Champions": Pep è irremovibile. Niente pace, divorzio in vista: "A gennaio saremo liberi di accordarci con chi vogliamo, dopo che il City ha bloccato la cessione di Yaya al PSG", ha tuonato Selcuk. E non è da meno la querelle Mourinho-Schweinsteiger allo United: "Nessun rispetto", ha twittato così il fratello del tedesco dopo aver appreso che Basti non rientrava più nei piani di Mou, che lo ha relegato nella squadra riserve. C'è chi ha addirittura parlato di mobbing, anche se il campione del Mondo ha voluto smorzare i toni: "Con Mourinho nessun problema". Anche qui però, la separazione sembra inevitabile, pace rimandata.
Ma il calcio spesso e volentieri può diventare il mezzo per tendersi una mano, non solo ad inizio e a fine partita. Allenatori e giocatori, genitori e figli, amici. Fate pace: Non solo oggi, ma ogni giorno.