Il gol del gallo. 'Bum', alla faccia della zampata. Il primo canto in Nazionale non si scorda mai. L’esultanza però è quella di sempre: mano in testa a mò di cresta e via. Chicchirichì. Scarica d’adrenalina. Il 'Gallo' corre verso la panchina e abbraccia l’amico Florenzi giusto per non farsi mancare niente. E poi tra i due c'è un bel rapporto d'amicizia, diventata grande proprio in Nazionale. Questione di promesse, di “se segno vengo da te”, perché no. A legarli (ancor di più) l’amore per... le nonne: “Vorrei fare un gol e andare ad abbracciare mia nonna come ha fatto Florenzi”, aveva affermato proprio Belotti. Affettuosi fuori, spietati in campo. Soprattutto l'attaccante del Torino che contro la Spagna ha lanciato un primo avviso: "Goo...". Ma urlo strozzato in gola per una rete giustamente annullata. Ma oggi ecco la beccata giusta, alla Macedonia. Cinico e caparbio. Non segnava con la maglia azzurra dall'ultima volta che - scherzi del destino - aveva giocato dall'inizio con la maglia dell'Under 21, nella partita dell'Europeo vinta per 3-1 contro l'Inghilterra.
'Il nuovo Bobo Vieri' scrivono sui social, paragone già azzardato da Prandelli, qualche settimana fa. Ora la somiglianza fa tendenza. Ma questo Belotti non è solo uomo d’area e di gol: corre, lotta, rientra a dare una mano in difesa. E con Immobile un affiatamento particolare, quello giusto a quanto pare: “Sono una meraviglia quei due”. Detto, fatto. Apre Belotti e chiude Immobile con una doppietta. Dopo un avvio di stagione super da parte di entrambi - 9 gol in due tra campionato e Tim Cup - ecco la ciliegina sulla torta contro la Macedonia. Obbligatorio ripartire da quei due. Con l'Italia che esulta grazie ad Immobile ed al primo canto in Nazionale del gallo. Che chiamò l'Italia, così: 'Chicchirichì'.
Alberto Trovamala