Calciatori e criminalità. Un binomio che non siamo soliti utilizzare ma che in passato, anche quello più recente, ha coinvolto diversi atleti professionisti.
A qualche ora dall’ennesimo episodio che ha visto Rolando Aarons intervenire in difesa della zia in una discoteca di Newcastle, provocando qualche migliaio di euro di danni, tornano alla mente i numerosi giocatori inglesi professionisti che in passato si sono resi protagonisti di episodi simili, come Luke McCormick, ex giocatore del Plymouth Argyle, che nel 2008 causa la morte di due bimbi per guida in stato di ebrezza, passando per il recentissimo Adam Johnson, accusato di violenza sessuale nei confronti di una minore e condannato a 6 anni di carcere fino a Lee Hughes che nel 2004, mentre era in forza al WBA, causò la morte di una signora per guida pericolosa.
Ma se la grande maggioranza degli episodi vede i protagonisti colpevoli per le grandi quantità di alcol ingerite o per essersi messi alla guida dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo, ce ne sono altri che negli anni si sono distinti per attacchi di violenza e aggressione fisica.
Andiamo quindi a rivedere quali calciatori, più o meno conosciuti nel panorama calcistico inglese, sono rimasti coinvolti in gravi episodi di violenza che hanno costato loro anche diversi mesi di galera.
1) Jamie Vardy
Prima di trascinare il Leicester City di Claudio Ranieri, l’attaccante inglese ha avuto un passato tutt’altro che roseo. Nel 2007, mentre al suo contratto con i semi professionisti dello Stockbridge Park Steels alternava un part time in una fabbrica siderurgica, Vardy prese le difese di un suo compagno, affetto da disabilità, all’esterno di un pub durante una tranquilla serata tra amici. Il suo intervento, scatenò una furiosa rissa, che causò diversi feriti, coinvolgendo circa 10 persone. All’arrivo della polizia Jamie venne ammanettato, passò una notte in cella e fu poi messo agli arresti domiciliari per i successivi 6 mesi. Poche settimane dopo raggiunse un accordo con le autorità che gli permetteva di giocare con un bracciale elettronico le partite della propria squadra, ma niente più.
In relazione all’accaduto, in una recente intervista rilasciata a una tv inglese, il 29enne ha affermato quanto quell’episodio lo abbia aiutato a diventare la persona che è ora, più responsabile e capace di affrontare determinate situazioni della sua vita.
2) Duncan Ferguson
Una delle personalità più importanti del panorama calcistico inglese, diventato una vera e propria leggenda dei tifosi dell’Everton dopo aver totalizzato oltre 250 presenze e 73 gol in 10 anni di servizio, ma che ha avuto una vita privata piuttosto movimentata.
Oltre a quattro diverse accuse per aggressione, due delle quali con dei tassisti sull’eccessivo ammontare da pagare dopo una corsa e una con un pescatore per motivi tutt’ora ignoti, l’ex Toffees, durante la stagione spesa ai Rangers di Glasgow (1993/1994), si è reso protagonista di un violento attacco nei confronti di un avversario. In un match contro il Raith Rovers infatti, Ferguson dopo un normale contrasto di gioco ha colpito con una violenta testata l’avversario John McStay. L’incidente, per quanto avvenuto sul terreno di gioco, si protrae per vie legali e portò il giocatore davanti a un giudice che lo condannò a 3 mesi di reclusione.
3) Joey Barton
Uno dei pochi calciatori al mondo ad essere conosciuto più per i suoi crimini che per le sue capacità tecniche espresse sui campi di gioco. In ordine:
- nel 2004 spegne una sigaretta in faccia a un ragazzo delle giovanili del Manchester City. La società lo multa per 60 mila sterline
- nel 2005 aggredisce un tifoso dell’Everton mentre il suo City è in ritiro in Thailandia. Viene rispedito a casa e multato per 120 mila sterline.
- nel 2007 aggredisce un tassista di Liverpool per una tariffa, a sua detta, troppo elevata.
- sempre nel 2007 aggredisce il compagno di squadra Ousmane Dabo, colpendolo al volto con un pugno e causandogli il distaccamento della retina: viene condannato a 4 mesi di carcere.
- la notte tra il 26 e il 27 dicembre, dopo una serata con gli amici, aggredisce un 16enne reo di averlo urtato involontariamente.
- nel maggio del 2008 è coinvolto in una maxi rissa nel centro di Liverpool. Catturato dalla polizia per aver mandato all’ospedale 2 ragazzi, viene condannato a 6 mesi di reclusione. Sconterà esattamente 77 giorni.
- nell’aprile del 2012, dopo essere stato espulso per una gomitata a Carlitos Tevez, colpisce Aguero con una ginocchiata mentre sta uscendo dal campo. Resterà fuori per 12 giornate.
- due settimane fa viene espulso dall’allenamento e messo fuori rosa dai Rangers per un litigio con compagni e allenatori in seguito alla sconfitta nell’Old Firm contro il Celtic.
Un vero e proprio curriculum criminale che non gli impedisce di totalizzare 381 presenze e 35 gol vestendo le maglie di Manchester City, Newcastle, QPR, Burnley e Rangers (oltre alla positiva esperienza con il Marsiglia nel 2013).
4) Troy Deeney
Un’adolescenza difficile che però gli ha permesso di crescere e maturare molto di più di molti suoi compagni. Cosi ha raccontato la sua vita in un’intervista dello scorso anno l’attaccante del Watford.
Nato a Birmingham nel 1988, all’età di 11 anni vive in prima persona la separazione dei propri genitori. L’evento cambia radicalmente il suo modo di essere, il ragazzo diventa aggressivo tanto che all’età di 14 anni viene espulso da scuola per un anno intero in seguito ad alcune risse da lui causate con alcuni compagni.
E nel giugno del 2012 però che Deeney vive il momento peggiore della sua vita quando durante una rissa all’esterno di un pub colpisce un uomo alla testa con un calcio ferendolo gravemente. Viene condannato a 10 mesi di reclusione dal corte di giustizia. Ne sconterà 3, svolgendo poi dei lavori socialmente utili.
5) Rolando Aarons
Ultimo, come già citato, il giocatore del Newcastle che nel weekend ha “dato di matto” dopo aver visto un gruppo di coetanei approcciare la zia. Il classe 1995 è andato a muso duro con alcuni di loro, arrivando ben presto alle mani e ferendone due al volto. Tra le bottiglie di champagne cadute atterra e i danni materiali, l’ammontare è di quasi 1700 sterline (poco meno di 2000 euro).
Insomma, a quanto pare, una volta diventati delle celebrità più che la gestione del proprio matrimonio, diventa fondamentale mantenere un'immagine pulita e professionale di se stessi, anche se a quanto pare, a non tutti riesce nel modo giusto.
Andrea Pettinello - Il Calcio Inglese