Avvicinarsi, poi perdersi di vista, poi trovarsi. Finalmente insieme, Leonardo Pavoletti e il Napoli, ufficialmente uniti dopo un flirt lungo mesi e una trattativa, invece, durata pochissimo. Affare chiuso in breve tempo e nuova vita in azzurro. Sogno-Icardi, sondato Bacca, provato Kalinic, il più fattibile però in estate era stato Pavoletti. Un'avventura che poteva iniziare già ad agosto, e invece no. Niente Napoli, i suoi gol servivano ad Ivan Juric. Poi il ginocchio ko di Milik, e per il Napoli l'idea di chiudere a fari spenti per regalare a Sarri quel Pavoloso da mettere al centro dell'attacco, nonostante fosse ai box per un infortunio.
Dal mare di Genova a quello di Napoli, sempre costa occidentale. Per un livornese come lui, poi, come chiedere di più? Dalla Liguria alla Campania, il denominatore comune per ora è il mare. Ma l'idea è quella di aggiungere un nuovo punto di contatto: il gol. Prerogativa di ogni centravanti che si rispetti, pane quotidiano per Pavoletti.
Diventato Pavoloso sotto la luce della Lanterna, ora pronto a continuare la sua tradizione al San Paolo. Vice-Milik? Forse, in ogni caso la concorrenza non deve spaventarlo. Oltre al polacco che corre verso il rientro, c'è anche quel Mertens che nelle ultime tre di campionato si è rilanciato come vero nove, altro che falso.
Vero quanto Pavoletti? Fisicamente opposti, teoricamente molto compatibili, come Callejon e Insigne d'altronde. Estrosi, rapidi e tecnici gli esterni a disposizione di Sarri, forte fisicamente e centravanti puro il nuovo attaccante. Dopo il rilancio in rossoblu, la grande chance Napoli. Maglia numero 9? No, 32, ma il numero non conta più di tanto. Per vederlo in campo ci vorrà ancora un po', intanto il trasferimento è ufficiale, e il futuro è azzurro. Come il mare di Livorno, quello di Genova e quello di Napoli, come il colore della maglia per cui ora dovrà, per forza, segnare. E sognare, perchè no, la Nazionale.